TUNISI - Migliora ancora la situazione delle riserve idriche in Tunisia. Complici le piogge delle ultime settimane, il tasso di riempimento delle dighe tunisine ha raggiunto il 39,2% al 7 maggio, per una capacità totale di circa 927 milioni di metri cubi di acqua stoccata. Lo ha affermato il segretario di Stato responsabile delle risorse idriche presso il ministero tunisino dell'Agricoltura, delle Risorse idriche e della Pesca, Hammadi Habib, durante una sessione di formazione per giornalisti presso l'African Center for the Training of Journalists and Communicators (Cajp) sul tema: "Governance nella gestione delle risorse idriche".
Habib ha precisato che dal 2022 i livelli delle dighe non hanno superato i 900 milioni di metri cubi, descrivendo il livello attuale come "confortevole" ma ancora insufficiente, soprattutto in vista del picco di consumo previsto per la stagione estiva.
I funzionari del ministero hanno effettuato diverse visite sul campo per valutare la situazione idrica, in particolare nei governatorati che hanno difficoltà a fornire acqua potabile, ha sottolineato Habib, aggiungendo che tra gli sforzi in corso rientrano la perforazione e l'elettrificazione dei pozzi per evitare frequenti interruzioni dell'acqua in estate e per costituire una riserva strategica per l'anno successivo. Il ministero dell'Agricoltura dedicherà maggiore attenzione sia all'acqua potabile sia a quella per l'irrigazione, programmando una serie di incontri con gli uffici agricoli regionali per esaminare tutti i dati relativi all'acqua.
Riguardo al Codice delle acque, il funzionario ha annunciato che una versione aggiornata sarà finalizzata entro dieci giorni a livello ministeriale, prima di essere sottoposta a una riunione del Consiglio dei ministri per l'approvazione e successivamente al voto del Parlamento.
Per quanto riguarda infine la realizzazione di nuovi impianti di desalinizzazione, Habib ha menzionato gli impianti già esistenti a Zarat (governatorato di Gabès) e Djerba (governatorato di Medenine), precisando che sono in corso i lavori per completare l'impianto di Sousse entro giugno e che sono in corso studi di fattibilità per altri due impianti a Zarzis e Mahdia, in attesa della raccolta dei fondi necessari.
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