Il tasso di riempimento delle dighe del Paese nordafricano è attualmente del 36,2% ha dichiarato giovedì a Jendouba (Tunisia nord-occidentale) il segretario di Stato presso il ministro dell'Agricoltura, delle Risorse Idriche e della Pesca, Hammadi Habaieb.
Intervenendo a
un seminario regionale sull'uso efficiente delle risorse
idriche, Habaieb ha ribadito l'appello a razionalizzare il
consumo delle risorse idriche e a dare priorità al
soddisfacimento dei bisogni prioritari, in particolare l'acqua
potabile e l'acqua per l'irrigazione di alberi da frutto e
colture strategiche.
Prendendo la parola, il presidente dell'Organizzazione
Tunisina per l'Acqua e le Foreste, Jamel Laabidi, ha
sottolineato gli ostacoli all'uso ottimale delle risorse idriche
per l'irrigazione, come l'impatto dei cambiamenti climatici, la
frequenza degli anni di siccità negli ultimi dieci anni, il
degrado delle reti di distribuzione idrica e le difficoltà nel
recupero dei crediti vantati dai gruppi idrici. E ha chiesto
un'accelerazione nell'attuazione delle riforme necessarie per
garantire una migliore mobilitazione delle riserve idriche, sia
nelle dighe che nelle reti di irrigazione e di acqua potabile,
sottolineando la necessità di finalizzare i vari progetti
programmati.
Il governatorato di Jendouba è considerato la riserva idrica
dell'intero Paese, ha sottolineato l'esperta di risorse idriche
Sakina Hakimi, aggiungendo che "la regione fornisce circa il 16%
di tutte le risorse idriche nazionali, stimate in 703 milioni di
metri cubi all'anno". (ANSAmed).
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