Sono 153.000 le unità locali,
appartenenti a 79.000 operatori economici, che si sono iscritte
al Rentri, il Registro elettronico per la tracciabilità dei
rifiuti entrato in vigore a metà dicembre 2024 e che ha visto
l'avvio della piena operatività lo scorso 13 febbraio. Lo rende
noto il ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica
precisando che in poco più di 7 giorni, sono già stati vidimati
digitalmente tramite il sistema Rentri circa tre milioni di
formulari e 94.000 registri di carico e scarico, per complessive
180.000 movimentazioni comunicate al portale.
Per il ministro Gilberto Pichetto "è una partenza
incoraggiante, anche considerando che nei successivi scaglioni
di iscrizioni ci attendiamo l'arrivo nel sistema delle imprese
sotto i cinquanta dipendenti, che rappresentano un'ampia fetta
del nostro tessuto produttivo".
Il nuovo sistema, gestito dal Mase con il supporto tecnico
operativo dell'Albo nazionale dei gestori ambientali e di
Unioncamere per la gestione del sistema informativo centrale,
comincia con un incremento di iscritti del 100% rispetto alle
stime previste, si legge nella nota. La gran parte dei soggetti
iscritti sono imprese ed enti produttori di rifiuti, registrati
in 136.000, oltre 34mila dei quali in forma volontaria in quanto
non tenuti all'obbligo. Sono 32.000 le unità locali che svolgono
attività di trasporto, circa 16.000 gli impianti di recupero e
smaltimento, 3.700 i centri di raccolta urbani e 6.700 gli
intermediari per un totale di 194.000 unità locali considerando
che ogni unità locale può svolgere diverse attività.
Il risultato, prosegue il Mase, è stato raggiunto grazie ad
uno sforzo che imprese e produttori di software hanno intrapreso
e rappresenta un passo decisivo verso la digitalizzazione di un
settore cruciale come quello della gestione dei rifiuti.
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