Per la produzione energetica globale
"abbiamo bisogno del nucleare. E' l'unica fonte che non emette
Co2, pur avendo una elevata intensità energetica". E in Italia
""bisogna pensare a riaprire la centrale di Caorso". Lo ha detto
il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, in audizione
davanti alle Commissioni Ambiente ed Attività produttive della
Camera.
"Sulla produzione energetica mondiale - ha spiegato Tabarelli
-, che non riguarda solo l'elettricità, ma anche i trasporti, il
riscaldamento, la produzione industriale, il nucleare conta per
il 5%, le rinnovabili per il 2%. Il resto sono fossili. Le
rinnovabili richiedono enormi quantità di terreno e hanno una
produzione instabile, mentre il nucleare ha un'altissima densità
energetica in rapporto alla superficie occupata, e produce non
solo elettricità, ma anche calore".
Tuttavia, ha proseguito il presidente di Nomisma Energia,
"oggi chi costruisce nuove centrali nucleari è solo la Cina, e
un po' la Russia. Noi in Europa dopo Fukushima abbiamo bloccato
il settore. E' diventato estremamente difficile fare il nuovo
nucleare nelle democrazie". Per Tabarelli, "in Italia bisogna
pensare a riaprire la centrale di Caorso".
Sul fronte delle rinnovabili, "i trend dell'energia sono
definiti dalle tecnologie più che dalla politica - ha commentato
l'esperto -. Obama e Biden non hanno ostacolato il fracking,
Trump non ostacolerà le rinnovabili. C'è un trend che spinge
verso questi cambiamenti".
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