"Il lavoro è un diritto sancito
dalla Costituzione, e lo è ancor di più per quelle famiglie che
hanno la responsabilità di gestire un figlio diversamente abile
che determina anche oneri sociali ed economici suppletivi. Per
garantire tale diritto la Regione Abruzzo si rende capofila
nella presentazione di una Proposta di legge per agevolare
l'accesso al lavoro dei genitori con figli portatori di diversa
abilità". Lo afferma il presidente del Consiglio regionale
dell'Abruzzo, Lorenzo Sospiri, nel corso della presentazione
della proposta di legge.
All'iniziativa hanno preso parte anche la consigliera Sabrina
Bocchino (Lega), il Garante dei diritti per l'Infanzia e
l'Adolescenza, Marina Falivene, il Direttore d'Azienda Marco Di
Giovanni, lo psicologo Andrea Carapellotti, il consigliere
comunale Ivo Petrelli e, in collegamento dal Parlamento europeo,
l'eurodeputato Antonio Rinaldi.
Sospiri ha spiegato che la proposta, redatta dal Garante
Falivene, verrà sottoposta "al voto sensibile del Consiglio
regionale, per poi inviarla all'esame delle Camere, secondo
quanto stabilito dall'articolo 121 della nostra Costituzione,
affinchè sia anche da stimolo per aprire un dibattito sul tema".
"Ci siamo resi conto che il gender gap, ovvero la differenza
del tasso di occupazione e retribuzione tra uomini e donne -
afferma Bocchino - è davvero incredibile tanto quanto
anacronistico. Ce lo ricorda anche il Gender Gap Report 2020 del
World Economic Forum dal quale è emerso che l'Italia occupa solo
il 70/mo posto su 153 Paesi. Soprattutto, però, ci siamo resi
conto che tale situazione subisce un acutizzarsi ancora più
evidente quando le donne sono madri di figli disabili. Parliamo
di persone che non hanno l'opportunità di entrare nel mondo del
lavoro, di fare una vita sociale. Riteniamo quanto mai urgente e
opportuno - conclude - prestare massima attenzione alla
questione a cominciare dal livello regionale e poi quello
nazionale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA