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In evidenza
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In collaborazione con ASL 1 ABRUZZO
Meno dolore durante il travaglio
del parto con l'uso del protossido d'azoto: da oggi il reparto
di ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Sulmona offre
un'opzione ulteriore all'utenza. La donna, in modo autonomo e
tramite una mascherina, respira il gas che abbassa il grado di
sofferenza e, fatto importante, non presenta effetti
collaterali.
Nei giorni scorsi il punto nascita ha acquisito il
macchinario necessario per l'utilizzo a scopo analgesico del gas
e quindi, se necessario e a richiesta della donna, è in grado di
assicurare, gratuitamente, questa procedura.
L'impiego del gas ai fini della riduzione dell'intensità
della sofferenza contribuisce a migliorare ulteriormente i
livelli di assistenza dell'unità operativa dell'ospedale di
Sulmona che, negli ultimi sette mesi, ha dato nuovo vigore anche
alla ginecologia, effettuando 175 interventi chirurgici.
"L'efficacia del nuovo corso", dichiara il primario del
reparto, Cosma Cosenza, "è dovuta alla collaborazione e
all'affiatamento di tutti gli operatori e alle scelte
lungimiranti della direzione aziendale guidata dal manager
Ferdinando Romano che ci ha messo nelle condizioni di dare il
meglio sul piano professionale".
La tipologia delle operazioni comprende isteroscopia,
chirurgia vaginale, molti interventi per i tumori e l'adozione
della metodica laparoscopica (tecniche mininvasive). L'attività
chirurgica nella ginecologia, tra l'altro, ha segnato
un'importante mobilità attiva, con l'arrivo di utenti da regioni
limitrofe come Campania, Molise e Calabria. Un terzo dei 175
interventi sono stati infatti compiuti su donne residenti in
altre realtà regionali.
In collaborazione con ASL 1 ABRUZZO
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