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Cuccioli di orso morti nel laghetto, depositato esposto

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Cuccioli di orso morti nel laghetto, depositato esposto

De Sanctis si rivolge a Procura, Ministero e Commissione Ue

PESCARA, 15 maggio 2025, 18:47

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un esposto sulla morte dei due cuccioli di orso marsicano nel laghetto di Scanno, avvenuta nei giorni scorsi. A presentarlo alla Procura di Sulmona, al Ministero dell'Ambiente e alla Commissione Europea è stato, attraverso l'avvocato Michele Pezone, l'ambientalista Augusto De Sanctis, il quale sottolinea che "il rischio per strutture di questo genere è altissimo e stranoto agli addetti ai lavori".
    Nell'esposto si evidenzia, tra l'altro, che l'area in questione è "sì esterna al parco nazionale, ma è pienamente all'interno della Zona Speciale di Conservazione europea, designata anche per la tutela attiva dell'Orso bruno marsicano, specie prioritaria per la Ue; la Commissione Europea assegna specifiche risorse economiche per attivare misure di conservazione in questa area, la cui gestione è demandata all'Ente Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Ai fini dell'applicazione delle norme europee - dice l'attivista - è più importante questa perimetrazione che quella del parco, per intenderci. Sono sette gli orsi annegati in circostanze simili dal 2010 ad oggi, in tre episodi".
    Tre i principali punti sollevati nell'esposto: gli aspetti progettuali del lagetto, come, ad esempio, la Valutazione di Incidenza Ambientale; la gestione e successiva manutenzione; la questione della zona di protezione speciale e il ruolo dell'ente Parco.
    "Alla Procura - spiega De Sanctis - ho chiesto ovviamente di valutare la sussistenza di eventuali reati, tenuto conto del particolare status di protezione accordato alla specie sia a livello comunitario che nazionale. Al Ministero di promuovere un'azione risarcitoria anche in sede civile e di valutare l'operato del parco, ente sottoposto alla sua vigilanza. Alla Commissione Ue di verificare se lo stato italiano, dopo tutti i soldi pubblici spesi in progetti europei Life per l'orso (circa 15 milioni di euro), stia attuando realmente le misure di conservazione necessarie per tutelare effettivamente la piccola popolazione appenninica di orso bruno".
   

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