Sequestrati nel Pescarese reperti
archeologici di presunta epoca ellenistica, romana e medievale,
come una punta di lancia in bronzo e un elmo di età preromana,
nonché numerose selci e anfore. L'operazione condotta dai
Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (Tpc) del
Nucleo dell'Aquila ha portato al ritrovamento di 930 oggetti,
raccolti negli anni e disposti nell'abitazione di un privato. La
successiva attività di controllo e analisi sui reperti è stata
condotta in collaborazione con un funzionario della
Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le
Province di Chieti e Pescara, il quale ha confermato
l'appartenenza allo Stato: si tratta di beni ricadenti nell'art.
10 del Codice dei Beni Culturali, in quanto di natura
archeologica e provenienti dal sottosuolo.
Tra i reperti quello che dovrebbe essere un esemplare di elmo
tipo "Montefortino", detto anche "da fantino". A seguito delle
investigazioni dei militari del Nucleo di L'Aquila, l'Autorità
Giudiziaria, che ha coordinato le indagini, ha convalidato il
sequestro disponendo la restituzione dei beni in favore della
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le
province di Chieti e Pescara, che li collocherà successivamente
in idonei spazi espositivi.
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