Dovranno fare le valigie i
quarantasette cittadini ucraini ospitati presso l'hotel
Manhattan di Sulmona, uomini, donne e bambini arrivati in Italia
per fuggire da una guerra che da quasi quattro anni sconvolge il
loro Paese. Lo ha deciso la Prefettura dell'Aquila che, con
apposita ordinanza, ha disposto il trasferimento nelle altre
strutture della provincia. La convenzione, per la loro
permanenza in albergo, scade il 31 gennaio. Diciassette persone
nei sei nuclei familiari all'Aquila, quattordici in quattro
nuclei familiari a Navelli e nove, in tre famiglie, alla Caritas
di Avezzano.
"Avevano trovato una totale serenità, si sono inseriti, anche
se con non poca fatica, nel contesto sociale, alcuni nel mondo
del lavoro mentre i bambini nelle scuole e nelle varie attività
extra scolastiche. Adesso saranno costretti a ripartire da
zero", sottolinea il direttore della struttura ricettiva,
Maurizio Zaccardi, che si era appellato al commissario
prefettizio, Ernesta D'Alessio e alle forze politiche per
evitare il trasferimento.
"Il desiderio comune è quello di avere ancora la possibilità di
essere accompagnati in un percorso di integrazione e di
inserimento sociale che, sia sta rivelando più fruttuoso e
proficuo di quello pensato all'inizio; infatti, per molti
ospiti, la condizione di ospitalità all'interno di un hotel
altamente qualificato in termini di offerta e servizi, ha
permesso di immaginare un futuro diverso sul territorio attuale
che potrebbe prevedere, in futuro, un definitivo trasferimento"-
osserva ancora Zaccardi. Entro giovedì i rifugiati lasceranno la
struttura
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