"Lo sciopero del 29 novembre -
hanno dichiarato in una nota i segretari della Cgil Abruzzo
Molise e della Uil Abruzzo, Carmine Ranieri e Michele Lombardo -
è un messaggio chiaro al governo nazionale, affinché possa dare
delle risposte vere e certe alle persone della nostra regione e
dell'intero Paese".
I sindacati affermano di scendere in piazza "per chiedere più
soldi per la sanità pubblica da mettere nella legge di bilancio
perché peraltro abbiamo interesse diretto come Abruzzo a
risanare quel debito che pesa fortemente sul sistema sanitario
abruzzese; per contrastare il lavoro povero e sostenere il
rinnovo dei contratti collettivi nazionali che sono ancora
aperti; per chiedere l'aumento dei salari così come delle
pensioni, incrementi che possano permettere alle persone di
vivere dignitosamente e di curarsi; per sostenere le politiche
industriali con un occhio attento al settore dell'automotive che
nella nostra regione, non dimentichiamolo, dà lavoro a 28mila
addetti. È giunta l'ora per il nostro Abruzzo e per l'intero
Paese di battere i pugni sul tavolo e impedire tutte quelle
decisioni politiche che impoveriscono il tessuto occupazionale,
economico e sociale, a livello regionale e nazionale".
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