Due abiti per una dama e un
cavaliere, caratterizzati da un decoro a losanga e realizzati
con un percorso filologico concentrato sugli anni della Bolla
emanata da papa Celestino V, tra fine 1200 e inizio 1300. Sono
stati presentati questa mattina a piazza santa Giusta,
all'Aquila, gli abiti dei due nuovi personaggi che sfileranno
nel Corteo della Bolla della Perdonanza Celestiniana il prossimo
28 agosto. Gli abiti saranno indossati dai rappresentanti del
neo costituito "Comitatus San Giorgio" che si propone di animare
il quarto di San Giorgio, già Santa Giusta. Gli abiti sono stati
realizzati da Nicoletta Calabrese, le decorazioni, fatte a mano
con l'antico telaio, da Assunta Perilli, a Campotosto
(L'Aquila).
"Il tipico motivo geometrico a losanghe richiama la
tradizione celtica e dell'est Europa, che testimoniano la
comunità multiculturale dell'Aquila", ha sottolineato Roberta
Gargano rappresentante del Quarto di San Giorgio. "Il Comitatus
si propone di animare il quarto di San Giorgio, raccogliendo la
volontà degli aquilani di appartenenza alle proprie origini.
Facciamo un appello alle scuole per valorizzare questa
accoglienza multiculturale che la città dell'Aquila ha saputo
realizzare nel passato, le cui vestigia ritroviamo ancora nei
nomi delle vie, come via dei fiorentini, degli alemanni, arco
degli albanesi. La Perdonanza può rappresentare anche una grande
ricchezza. La realizzazione di abiti e complementi, come le
scarpe in cuoio, sono opera di artigiani specializzati. Potrebbe
nascere in questo senso un vero e proprio mercato" conclude
Gargano.
"Con la giornata di oggi si completano le associazioni di
tutti e quattro i Quarti cittadini - ha detto il vicesindaco e
coordinatore del Comitato Perdonanza, Raffaele Daniele - La
sfida è che ogni quarto abbia la sede sulla piazza di capo
Quarto e festeggi il proprio santo patrono. L'identità non può
essere imposta dall'alto, ma ognuno si deve sentire
protagonista, come lo sono stati i fondatori del Comitatus di
San Giorgio. Una spinta arrivata dal basso che testimonia la
voglia di partecipazione e di riscoprire la propria identità".
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