Sabato scorso, il sindaco di
Pescara Carlo Masci aveva commentato la decisione del dirigente
comunale oggi arrestato, e ieri il Pd gli chiedeva, in una nota,
di chiarire e riferire "in un Consiglio comunale specifico".
"Le dimissioni dell'architetto Fabrizio Trisi - scriveva
Masci - sono un gesto nobile che denota un profondo senso di
responsabilità e del dovere, oltre alla sensibilità di anteporre
l'interesse pubblico a quello personale. A lui rinnovo il mio
personale apprezzamento come uomo e come professionista, unito
al dispiacere per la sua decisione, che comprendo e rispetto".
Il dirigente del Settore lavori pubblici del Comune aveva
spiegato, in una lettera formale, di non potere più svolgere il
suo lavoro con la necessaria lucidità decisionale e la normale
tranquillità operativa, a seguito di un indagine a suo carico
più volte prorogata.
E ieri il Pd chiedeva al sindaco di chiarire e di riferire
"in un Consiglio comunale specifico". "Tutte le partite più
delicate sono passate negli uffici guidati dall'architetto Trisi
- scrivevano in una nota, i consiglieri i consiglieri comunali
Pd Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli e
Marco Presutti - dal Giro d'Italia a viale Marconi alla
ciclabile cancellata in via della Pineta, agli appalti del Pnrr
come quelli sulla riviera. Il Settore Lavori Pubblici sia ora
affidato a un dirigente capace, per evitare ripercussioni ancora
più pesanti sul Pnrr".
"L'architetto Trisi - sottolineano nella nota - non è un
semplice dirigente del Comune, ma l'uomo di fiducia del sindaco
Masci e del centrodestra, con un ruolo spiccatamente politico
tanto da essere delegato da sindaco e assessori a replicare ai
consiglieri di minoranza". Ricordano, inoltre, di avere "da
tempo messo in allarme il sindaco, anche con una lettera
riservata con la quale gli avevamo evidenziato le nostre
preoccupazioni, chiedendogli di intervenire tempestivamente per
mettere in sicurezza il Comune. Una lettera rimasta senza
risposta". E ancora: "Prima di proseguire con questa
amministrazione è necessario chiarire i contorni dell'operato
del dirigente e se ci sono altre personalità politiche
eventualmente coinvolte".
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