Nel paese degli escamotage per "saltare la fila" non si salva neppure il simbolo shakespeariano della 'Casa di Giulietta', a Verona, dove l'acquisto di una coppetta di Tiramisù diventa un lasciapassare per aggirare la coda all'ingresso. Furbata con annessa polemica, però: perché la trovata commerciale di un negozietto con l'entrata attigua al sito, e un affaccio al primo piano sul famoso Cortile, non è per nulla piaciuta al Comune di Verona, proprietario dell'edificio in cui si trova la casa-museo.
L'amministrazione guidata dal sindaco Damiano Tommasi, che sta investendo forze e personale proprio per filtrare gli ingressi al monumento - visitato quotidianamente da centinaia di innamorati - ha così inviato una diffida alla proprietà dell'esercizio, intimandogli di "non diffondere sui social il metodo salta-fila, o altre modalità di ingresso non concordate con il Comune".
Il casus belli è stato creato infatti dai social. O meglio, dagli influencer che dal weekend di Pasqua - il negozio è stato aperto da poco - hanno iniziato a postare video che spiegavano la 'scorciatoia al Tiramisù' per ammirare dall'alto la casa-museo.
Immagini rilanciate nel profilo Instagram del proprietario dell'attività, Alex Camara, vice presidente della Confesercenti di Verona. "Ci dissociamo da ogni video in cui vengano fornite informazioni fuorvianti rispetto all'ingresso nel cortile" si è difeso Camara, imprenditore nel settore del marketing turistico, aggiungendo di aver contattato gli influencer perchè rimuovessero i video dalle piattaforme social.
Tant'è. La frittata era fatta. La reazione del Comune è stata rapida. In primo luogo la diffida inviata al negozio, poi a discesa in campo dell'amministrazione, con l'assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi ."Spiace - ha detto quest'ultima - che il gestore abbia agito in totale spregio del lavoro svolto finora per garantire la massima sicurezza in un luogo così sensibile come il Cortile di Giulietta. La sicurezza all'interno del Cortile è infatti uno dei temi su cui l'amministrazione ha iniziato a lavorare fin da subito, cercando di risolvere in maniera definitiva una questione più che decennale".
La trovata del salta-coda, in pratica, è per il Comune "un'attività distonica rispetto agli indirizzi e alle misure attuate dalla giunta per la sicurezza del sito che, in queste settimane è inoltre oggetto di un cantiere che limita il numero di visitatori sia all'interno della Casa, che nel Cortile, la cui capienza viene ridotta da 120 a 60 visitatori".
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