Non solo Carlo Acutis: ci sono altri nuovi santi che dopo la morte di Papa Francesco dovranno aspettare il prossimo Pontefice per la canonizzazione.
Accanto allo studente quindicenne lombardo sepolto nel Santuario della Spogliazione di Assisi, che doveva diventare santo domenica 27 aprile, il torinese Pier Giorgio Frassati doveva essere proclamato santo il 3 agosto 2025, al termine del Giubileo dei Giovani in programma a Roma dal 28 luglio. Era stato poi convocato un concistoro per la canonizzazione del beato Giuseppe Gregorio Hernández Cisneros, fedele laico, nato a Isnotú (Venezuela) il 26 ottobre 1864 e morto a Caracas (Venezuela) il 29 giugno 1919, e del beato Bartolo Longo, fedele laico, nato a Latiano (Brindisi) il 10 febbraio 1841 e morto a Pompei (Napoli) il 5 ottobre 1926.
Da Assisi, il vescovo della diocesi, monsignor Domenico Sorrentino, commenta che la morte di Papa Francesco "è stata un grande dolore", ma è una tristezza "nella gioia cristiana", osservando che "i disegni di Dio sono sempre imperscrutabili, ma sono disegni di una grazia sempre maggiore".
Ed è per questo, sottolinea parlando con l'ANSA in particolare di Carlo Acutis, che il giorno della canonizzazione "sarà ancora più grande: un giorno di inizio pontificato, quindi di slancio ulteriore. Un segno di rinnovamento, una grazia che il Signore ci fa per dare un senso a questo passaggio, a questo nuovo step, che Papa Francesco ha preparato". Ora, con Acutis (ma era un giovane studente anche Pier Giorgio Frassati, nato nel 1901 e morto nel 1925) "c'è questo germoglio nuovo.
Ripartiamo - dice monsignor Sorrentino - perché la Chiesa deve essere rivitalizzata da un'ondata di bellezza, di giovinezza. La figura di Carlo trasmette questo senso bello del Vangelo. Il Conclave sarà chiamato a leggere questo segno dei tempi, questo segno di rinnovamento".
Per la canonizzazione del beato Acutis di domenica la diocesi aveva organizzato un treno speciale, sul quale erano pronti a partire circa 800 fedeli, oltre alle centinaia di ragazzi già a Roma per il Giubileo degli adolescenti.
Ad Assisi erano inoltre già stati allestiti diversi maxi schermi, presso i principali luoghi di culto, che oggi trasmettono la prima visita di Bergoglio in città nel 2013 ed è stato chiesto al Vaticano se sarà possibile seguire dagli stessi schermi anche le esequie di sabato.
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