C'è "un'aria nuova" in
Terra Santa anche se non mancano le preoccupazioni. Lo dice
all'ANSA il Vicario della Custodia di Terra Santa, padre Ibrahim
Faltas.
"Sono partito questa mattina presto da Gerusalemme per venire
a Cana a celebrare la Santa Messa. Stamattina a Gerusalemme si
respirava un'aria nuova. Ho incontrato visi sorridenti -
racconta il francescano - e sembra la situazione stia
migliorando. Durante la Messa abbiamo pregato in questo giorno
speciale per la Terra Santa. A Cana si festeggia il primo
miracolo di Gesù, oggi abbiamo pregato perché, dopo la tregua,
ci sia il miracolo della pace. Non sono percorsi facili, non è
semplice mettere insieme le richieste di due popoli che soffrono
da troppo tempo ma i cristiani sono il collante in questa terra
e abbiamo fede!".
Ma "la gioia è purtroppo velata dalla preoccupazione: questa
prima fase è molto delicata. È un inizio e bisogna vedere cosa
succederà in seguito. Questa notte a Gaza - riferisce ancora
padre Faltas - sono continuati i bombardamenti e la gente ha
bisogno di vedere segni concreti di pace. La pace e la fiducia
si ricostruiscono passo dopo passo in modo da raggiungere più
persone. Se si elevano muri di diffidenza, si rischia di alzare
barriere e si torna alla violenza".
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