"I cittadini più virtuosi nella
differenziazione dei rifiuti non avranno costi aggiuntivi. 'Meno
rifiuto urbano produci e meno paghi' era lo slogan della
campagna informativa di fine 2023. Quindi la 'promessa' chi più
differenzia meno paga resta e resterà sicuramente attuale.
Peraltro, a tendere, il comportamento virtuoso della popolazione
porterà a una diminuzione del numero di svuotamenti dei
contenitori del Rifiuto urbano residuo da parte della società
Quendoz, che si tradurrà in una diminuzione dei costi del
servizio". Lo precisa in una nota il Comune di Aosta, dopo le
polemiche seguite all'approvazione della nuova Tarip ieri in
Consiglio comunale.
"In sintesi si può dire che mentre la tassa degli scorsi anni
era composta da due componenti, una quota fissa e una variabile,
dal 2025 ciò che cambia è il modo di calcolo della quota
variabile che è suddivisa ora in tre parti, ma chi non produrrà
conferimenti aggiuntivi non dovrà preoccuparsi della" quota
variabile "correlata ai quantitativi di Rifiuti urbani residui
prodotti dalla singola utenza, determinata in relazione ai litri
eccedenti il numero minimo stabilito".
Il Comune ricorda che "il costo del servizio è lievitato dai
6,6 milioni di euro del 2023 ai circa 8,1 milioni di euro del
2024 e agli oltre 8,5 del 2025" e che "ha l'obbligo di coprire
la spesa per la raccolta rifiuti attraverso specifici tributi".
Inoltre "gli aumenti tariffari che hanno interessato il
servizio non dipendono in alcun modo dalla nuova formula di
raccolta" ma sono legati "a diversi motivi. Il più importante è
l'aumento dei costi, la cosiddetta inflazione", che "ha
costretto anche la società EnVal che gestisce il Centro di
trattamento di rifiuti di Brissogne a aumentare le tariffe per
il conferimento del materiale da
trattare in discarica, con un effetto negativo per i costi per
tutti i SubAto della regione e non solo per il Comune di Aosta".
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