"È inammissibile che un uomo si
permetta di aggredire verbalmente una donna rivolgendole parole
d'odio e violenza, ed è ancor più grave se questo avviene alla
presenza di giovani ai quali gli adulti dovrebbero dare il buon
esempio": così in una nota la vice segretaria della Lega Umbria,
Valeria Alessandrini. "È raccapricciante dover assistere a certe
scene - aggiunge -, soprattutto in un contesto come quello
attuale, profondamente segnato da ripetuti episodi di violenza
contro le donne. Non sono sufficienti né la squalifica inflitta
al dirigente fino a dicembre 2028, né la multa di 500 euro ai
danni della società per liquidare l'accaduto, la cui gravità
merita una punizione più severa. Le parole hanno un peso e deve
essere chiaro che nessuno può arrogarsi il diritto di aggredire
verbalmente una donna. Auspico che si possa rivedere la
sanzione, perché chi rivolge insulti sessisti di tale portata a
una donna, non è degno di continuare a lavorare in un ambiente
frequentato da giovani".
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