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Sindacati, 'dimezzata' la manovra indicata dalla Regione Umbria

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Sindacati, 'dimezzata' la manovra indicata dalla Regione Umbria

Passa da 90 a 52 milioni emerge da incontro con la Giunta

PERUGIA, 07 aprile 2025, 18:35

Redazione ANSA

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Risulta "dimezzata" e pari a 52 milioni di euro anziché i 90 iniziali la manovra finanziaria prospettata dalla Regione Umbria ai sindacati. Lo hanno reso noto Cgil, Cisl e Uil con i segretari regionali Rita Paggio, Angelo Manzotti e Maurizio Molinari dopo l'incontro del 7 aprile a Perugia con la presidente Stefania Proietti e gli assessori Tommaso Bori e Francesco De Rebotti. In concomitanza le organizzazioni sindacali hanno dato vita a un presidio davanti alla sede della Giunta regionale.
    I segretari hanno espresso "massima solidarietà alla presidente della Regione Stefania Proietti per le vignette e la campagna d'odio di cui è stata vittima in questi giorni". "La politica può essere discussa, la persona non può essere attaccata" hanno sottolineato.
    "La rimodulazione della manovra da 90 milioni a 52 milioni di euro - ha sostenuto Paggio - è già un risultato importante, così come l'azzeramento dell'aliquota addizionale regionale tra i 15mila e 28mila euro, perché tutela le fasce più esposte e più a basso reddito. In pratica chi appartiene a questa fascia non paga più nemmeno l'addizionale che pagava in precedenza.
    Parliamo del 72% dei contribuenti umbri, cioè chi ha un reddito inferiore ai 28mila euro".
    Molto più critica la posizione della Uil. "Da una giunta di sinistra - ha affermato Molinari - ci saremmo aspettati una serie di misure diverse. La mole di debito, infatti, non è tale da giustificare un aumento della tassazione. Serviva un tavolo tecnico, convocato in maniera permanente, per iniziare a riformare il sistema Umbria. A questo punto diventa sempre più urgente parlare di riforme, con il Piano sanitario in primis.
    Occorre aprire il 'cantiere Umbria', per rendere il sistema regionale più competitivo e lavorare su una crescita del Pil che sia sostenuta da lavoro sicuro e ben retribuito".
    "Dall'incontro in Regione - è il commento di Manzotti - si ravvisano alcuni passi avanti, ma non siamo soddisfatti. Prima di aumentare le tasse per i cittadini umbri dobbiamo discutere del nuovo piano sanitario regionale per efficientare i servizi sanitari che devono essere rispondenti alle esigenze dei cittadini e dei territori. È necessaria quindi un'opera di razionalizzazione della spesa sanitaria".
   

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