"Anche nel Distretto umbro
l'apertura dell'anno giudiziario ha confermato la necessità di
interventi efficaci e non di spot divisivi per far funzionare la
giustizia": così il senatore del Pd Walter Verini, segretario
della Commissione Giustizia e capigruppo Pd in Antimafia.
"Le relazioni della presidente della Corte d'appello Claudia
Matteini, quella del procuratore generale Sergio Sottani così
come tutti gli altri interventi della magistratura e
dell'avvocatura - ha aggiunto - hanno sottolineato le vere
necessità: velocizzare i procedimenti; rafforzare gli organici
degli uffici giudiziari; spendere le risorse per la
digitalizzazione; stabilizzare i componenti dell'Ufficio del
processo. Questo aiuterebbe i cittadini a poter contare su una
giustizia giusta e una ragionevole durata dei processi e
aiuterebbe a respirare anche gli uffici giudiziari di Perugia,
Terni, Spoleto. E investire sforzi contro sovraffollamento
carcerario ed emergenza carceri. Applicare, insomma, le riforme
Cartabia. E non farsi trovare impreparati davanti alle sfide di
oggi come per esempio l'intelligenza artificiale. Questi i
messaggi forti venuti anche da Perugia. Molto importanti in
questo senso le parole di diversi intervenuti e in particolare
del procuratore Sottani (non a caso salutate da un prolungato
applauso della platea) che hanno espresso tutta la
preoccupazione per interventi in corso del Governo che mettono
in discussione il funzionamento della Giustizia, come quelli
sulla prescrizione, come la messa in discussione delle riforme
Cartabia, come quelli legati all'equilibrio tra riservatezza
degli atti e libertà di informazione, come l'abolizione totale
dell'abuso di ufficio. Molte critiche, giustamente, anche a
interventi populisti e demagogici, legati a fatti di cronaca (
da Cutro ai rave, dagli imbrattatori ai reati di strada...) che
rispondono ad un modo populista del Governo di guidare la
Giustizia italiana, minando anche l'indipendenza della
magistratura. Da non sottovalutare infine - ha concluso Verini
-, i richiami ai rischi di penetrazione delle organizzazioni
criminali nell'economia".
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