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Crolla l'affluenza alle amministrative in Trentino Alto Adige

Crolla l'affluenza alle amministrative in Trentino Alto Adige

Nella città di Trento un calo dal 60,98 al 49,93%. Bolzano, a Corrarati il 36,3% e ad Andriollo il 27,3% 

BOLZANO, 05 maggio 2025, 07:20

Redazione ANSA

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Seggi aperti per le elezioni comunali in Trentino Alto Adige - RIPRODUZIONE RISERVATA

Seggi aperti per le elezioni comunali in Trentino Alto Adige - RIPRODUZIONE RISERVATA

Al termine dello scrutinio del primo turno delle elezioni comunali di Bolzano, il candidato del centrodestra Claudio Corrarati conquista il 36,3% delle preferenze e quello del centrosinistra Juri Andriollo il 27,3%. I due andranno al ballottaggio tra due settimane.

   L'affluenza alle elezioni comunali in Trentino Alto Adige registra una netta flessione rispetto al 2020, quando però si votò su due giorni. In Provincia di Bolzano ha votato il 60.0% (440 sezioni su 441), rispetto al 65,4% di cinque anni fa. Il trend è negativo nei tre Comuni con più di 15.000 abitanti: Bolzano dal 60,7 al 52,2%, Brunico dal 60,9 al 52,1% e Merano dal 52,0 al 49,3%. La disaffezione alle urne si registra praticamente ovunque. Solo in pochi Comuni l'affluenza è salita, come per esempio a Barbiano in valle Isarco dal 60,7 al 67,0%. Simile, se non peggio, la situazione nella Provincia di Trento, dove nel 2020 si recò alle urne il 64,08% e oggi il 54,53%, quasi il 10% in meno. Particolarmente netto il calo nel capoluogo Trento, dove l'affluenza crolla dal 60,98 al 49,93%. 

 

 

Trento e Bolzano hanno aperto la tornata elettorale delle elezioni amministrative di maggio, che si terrà il 25 e 26 con i ballottaggi previsti l'8 e 9 giugno.

Nei due comuni capoluogo, Trento e Bolzano, governati tradizionalmente dal centrosinistra, la situazione è molto diversa. Mentre a Trento il sindaco uscente, l'ex segretario della Cgil provinciale, Franco Ianeselli, può sperare in una riconferma al primo turno, come avvenuto cinque anni fa, a Bolzano il centrodestra ha concrete possibilità di eleggere il sindaco anche se si dovrà verosimilmente attendere l'eventuale ballottaggio tra due settimane. Nel capoluogo altoatesino, infatti, dopo tre mandati del centrosinistra con Renzo Caramaschi si sfidano l'assessore comunale uscente Juri Andriollo e, per il centrodestra, Claudio Corrarati, per molti anni a capo del Cna altoatesino. La Svp schiera il vice sindaco Stephan Konder, M5s e Rifondazione Simonetta Lucchi e il Team K Matthias Cologna. L'assessore regionale Angelo Gennaccaro si è presentato con la sua lista civica di centro. Se Corrarati arriverà al ballottaggio, difficilmente la Svp - il partito di raccolta degli altoatesini - gli potrà negare il sostegno al secondo turno, visto che sta già governando a livello provinciale con la Lega e, soprattutto, dopo l'accordo raggiunto con Roma sulla riforma dello Statuto d'autonomia. Se Corrarati dovesse vincere diventerebbe il primo sindaco di centrodestra a Bolzano, dopo il 'sindaco di maggio' Giovanni Benussi, che vinse nel 2005 per soli 7 voti, ma poi non trovò una maggioranza e gettò la spugna. A Trento governa da 30 anni il centrosinistra e l'attuale primo cittadino Franco Ianeselli punta alla riconferma sostenuto da Pd, Campobase, Verdi e Sinistra e le civiche Sì Trento, Insieme per Trento e Intesa per Trento. Il centrodestra si è invece presentato diviso rispetto alla coalizione che governa la Provincia autonoma e ha scelto Ilaria Goio (sostenuta da FI, FdI e Lega). Il Patt, partito autonomista che alle ultime elezioni provinciali ha deciso di appoggiare il centrodestra, ha invece deciso di sostenere il 25enne Andrea Demarchi (ex Pd), che con la lista Prima Trento ha il supporto anche di La Civica e Noi Trento (legata alla Lista Fugatti, attuale presidente leghista della Provincia di Trento). Gli altri candidati sindaco sono Simonetta Gabrielli (Democrazia sovrana popolare), Giulia Bortolotti (Onda, Rifondazione Comunista e Movimento 5 Stelle), e Claudio Geat (ex del Pd) sostenuto dalla lista Generazione Trento. Anche a Riva del Garda, dove la sindaca uscente Cristina Santi è stata coinvolta nell'inchiesta Romeo su appalti e affari, il centrodestra è disunito, con Lega e Forza Italia a sostegno di Carlo Modena mentre FdI, La Civica e il Patt appoggiano Silvia Betta. 

 

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