Il Tavolo per la solidarietà
responsabile, di cui fa parte anche il Comune di Trento, lancia
un appello urgente ai cittadini e alle aziende del territorio
invitando a donare perché, visti i bisogni crescenti, il Fondo
Città di Trento rischia di esaurirsi. L'obiettivo è di arrivare
a 100.000 euro di donazioni, cifra necessaria ad assicurare
anche per il prossimo anno un'accoglienza dignitosa e un
percorso di inserimento sociale ai bambini, alle loro mamme e ai
loro papà. Le donazioni vengono raccolte attraverso la
piattaforma di crowdfunding Gofundme. Lo slogan è quello di
sempre: "Meglio muoversi che commuoversi", meglio donare anche
solo una piccola cifra piuttosto che limitarsi a recriminare
per le ingiustizie che ci sono nel mondo. Sono sempre più
numerose le famiglie con minori senza casa. Si tratta di
richiedenti protezione internazionale che arrivano via terra
dopo lunghi viaggi della speranza per esempio dal Pakistan,
dalla Georgia, dalla Nigeria. In altri casi, meno numerosi, si
tratta di famiglie residenti in Trentino che hanno perso la casa
per i più svariati motivi e che non si sono rivolti prima ai
servizi sociali.
"Il tempo del Natale è da duemila anni il tempo della
solidarietà - afferma in una nota l'assessore al Welfare di
comunità Alberto Pedrotti - Nella grotta di Betlemme c'era una
famiglia senza casa che ha ricevuto i doni prima dai pastori,
poi dai Magi. Che si sia credenti o meno, questa storia è
diventata parte della nostra cultura e delle nostre tradizioni.
Credo che questa raccolta fondi dia alla città l'occasione di
vivere lo spirito natalizio contribuendo a offrire un riparo a
chi non ce l'ha. Invito tutti i cittadini a donare, poco o tanto
non importa. Se tutti noi versassimo un euro sul fondo,
l'ambizioso obiettivo dei 100 mila euro sarebbe subito
raggiunto". Del Tavolo per la solidarietà responsabile che
gestisce il fondo Città di Trento fanno parte il Banco
Alimentare, la Caritas, la Casa della Giovane, il Comune di
Trento, la Croce rossa italiana, Fondazione Comunità solidale, i
Frati Cappuccini, il Gruppo Immigrazione e salute (Gris),
l'Ordine degli odontoiatri di Trento, la Provincia autonoma, il
Punto d'incontro e Villa Sant'Ignazio.
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