E' morta all'improvviso la notte
scorsa Mariella Magi, vedova di Fausto Dionisi, il poliziotto
medaglia d'oro al valore civile, ucciso il 20 gennaio 1978 a
Firenze da militanti di Prima Linea che cercavano di far evadere
alcuni detenuti dal carcere delle Murate. A darne notizia è
l'associazione Memoria, che riunisce familiari di appartenenti
alle forze dell'ordine e della magistratura uccise dal
terrorismo, di cui Mariella Magi era presidente.
La vedova Dionisi è morta a Salerno, dove si trovava in
visita alla figlia, per una complicazione sanitaria. Sarà
sepolta nei prossimi giorni a Firenze assieme al marito Fausto
nella tomba di famiglia al cimitero comunale di Peretola.
"Con la perdita di Mariella Magi Dionisi - afferma la vice
presidente dell'associazione Memoria Silvana Perrone, vedova
dell'agente di polizia Claudio Graziosi - perdiamo non solo la
colonna portante, ma un'amica e confidente, che tanto si è spesa
in questi quasi 40 anni di attività a portare avanti il ricordo
di tutti i nostri cari, morti sotto il piombo dei terroristi e
soprattutto nel cercare di avere giustizia e riconoscimenti da
parte dello Stato per i nostri figli rimasti senza un padre
perché hanno garantito la sicurezza dei cittadini e dello
Stato". "Non ci sono sentimenti di vendetta nella memoria -
queste le parole ripetute spesso da Magi -. C'è la richiesta di
verità e di giustizia, perché troppo spesso non abbiamo avuto né
l'una né l'altra. I nostri morti, e noi con loro, hanno dovuto
subire per molti anni una sottile, persistente forma di violenza
contenuta nella dimenticanza e nell'oblio in cui ci avevano
relegato e che abbiamo continuato a subire per più di 40 anni,
in silenzio, pur non avendo mai cessato di credere nelle
Istituzioni, magari essendo noi lo Stato più di quanto lo Stato
lo fosse con noi".
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