"Ci siamo fatti trovare
impreparati sulla prima situazione, mentre nella seconda ci
siamo fermati nel dubbio che Lucumì o Retegui si fossero fatti
reciprocamente fallo. Quei venti minuti hanno indirizzato la
gara". Vincenzo Italiano commenta così la sconfitta del suo
Bologna in casa dell'Atalanta.
"Di negativo ci sono l'approccio e due gol che a una squadra
così non si possono regalare: non pensavamo di certo a un
avversario in crisi - è l'analisi del tecnico rossoblù -. Mi è
piaciuta la reazione sotto di due gol. Nel secondo tempo abbiamo
puntato sulle caratteristiche di Dominguez e Cambiaghi, andando
più verticali sull'uno contro uno, senza trovare la giocata che
ci avrebbe consentito di riaprire la partita, cosa a cui eravamo
andati vicini più volte anche nel primo tempo. Loro due hanno
puntato il fondo, per poco non facevamo gol con Casale da palla
inattiva".
"Dopo il due a zero siamo rimasti in partita come sempre. Il
rischio era abbandonare la gara e prendere un'imbarcata. Abbiamo
la nostra identità e le nostre caratteristiche", aggiunge
Italiano. Ora la corsa alla qualificazione Champions si fa più
difficile: "Un calendario incredibile con partite una più tosta
dell'altra. Per rimanere in alto dobbiamo aggiungere qualcosa e
mettere a posto quel che non è andato per affrontare Inter,
Juve, Milan e Fiorentina tra le altre con un altro approccio.
Chi commette meno errori, dal sesto posto in su, otterrà
soddisfazioni".
Infine, sui singoli: "Castro ha quel piede non al massimo
della condizione, Odgaard non s'è allenato per tre giorni, non
potevo rischiarli, ma chi ha giocato ci ha anche fatto vincere
delle partite - chiude l'allenatore bolognese -. Lucumì ha avuto
qualche problemino in settimana ed era in dubbio. Non avevo
intenzione di cambiare altri difensori. Se fosse stato bene,
quei due gol non li avremmo presi, quindi ho messo Casale per
l'impatto fisico e poi ha preso una botta alla spalla".
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