Non solo una grandissima impresa sportiva ma è stata una vera magia quella compiuta al Sestriere da Federica Brignone.
Dopo la vittoria in quello di venerdì, recupero di Mont Tremblant, l'azzurra ha infatti concesso il bis nel 'vero' gigante piemontese. Il tutto con il miglior tempo nella seconda manche dopo essere stata quarta nella prima ma attaccata alla leader momentanea, la neozelandese Alice Robinson, e alla elvetica Lara Gut-Behrami, con un distacco di pochi centesimi che la valdostana si è mangiato con gli interessi al momento decisivo.
"E' stato incredibile. Mi sono divertita dalla prima all'ultima porta", è stato il primo commento della campionessa azzurra alla quale l'oro iridato non è evidentemente bastato. E si è così portata a casa pure la sua settima vittoria stagionale, successi ottenuti in tre diverse discipline tra gigante, discesa e superG. "Ci tenevo tantissimo a queste due gare, è un sogno vincere due volte in Italia nel giro di pochi giorni. Nella seconda manche ho messo in pista il mio sciare - ha detto legittimamente orgogliosa Brignone - ma non ho cercato di fare qualcosa di speciale: in questo sport non c'è da inventarsi l'acqua calda e se si pretende troppo si va fuori giri. Eravamo tutte vicine e ho voluto tentare il massimo: ho cercato di prendere tutte le curve al meglio, di spingere dall'inizio alla fine. Mi sembrava di aver perso velocità in basso ed allora ho spinto a tutta".
Per Brignone - che aumenta il vantaggio in classifica generale raggiungendo quota 999 e dunque con un distacco di ben 190 punti sulla Gut Behrami, vedendo così sempre più a portata di sci la sua seconda grande coppa del mondo - si tratta della vittoria n.34 in carriera e la 16/a in gigante superando così le 15 vittorie di Alberto Tomba che era tra i primi a festeggiarla al traguardo della bella pista Giovanni Alberto Agnelli. In più, Brignone sale anche in seconda posizione nella classifica di gigante quando mancano due gare a fine stagione in un periodo in cui le riesce tutto con facilità assoluta: 400 punti per l'azzurra e 440 per Robinson.
A 34 anni, sette mesi e otto giorni, la valdostana è diventata la più anziana vincitrice di gigante della storia, dimostrando una volta di più che alla sua età si possono fare cose eccellenti anche nello sport. Se Gut-Behrami e la Robinson sono rimaste ammutolite nella seconda manche davanti allo strapotere dell'azzurra, a fare la voce grossa nella discesa decisiva è stata Sofia Goggia, che ha compiuto una grandissima impresa, recuperando ben 13 posizioni dalla prima manche, chiudendo ottima quarta sincero e forte l'abbraccio al traguardo tra le due campionesse azzurre.
"Da un lato è bellissimo, dall'altro spiace essere quarta - le parole della bergamasca - Ma il distacco dalle prime era troppo a causa di un errore nella prima manche. Sono molto contenta di questa seconda, ho avuto ottimi feeling con gli sci. Penso di aver fatto davvero tirato una riga, quasi come una pallina da ping pong, tra una porta e l'altra".
Niente da fare invece per Marta Bassino che ha saltato una porta dopo una inclinazione eccessiva che l'ha fatta sbandare. La gara è stato invece pesantissima per la fuoriclasse statunitense Mikaela Shiffrin: 33/a nella prima manche e dunque neppure classificata per la seconda.
Nella coppa del mondo maschile, continua invece il festival svizzero. La discesa libera di Crans Montana ha visto la vittoria del neo campione del mondo, Franjo von Allmen, davanti ai grandissimi connazionali Marco Odermatt ed Alexis Monney.
Per l'Italia il migliore un po' a sorpresa su un tracciato per scivolatori è stato Florian Schieder, giunto buon quinto sfruttando al meglio il pettorale 2. Dominik Paris, il più veloce nell'ultima prova, ha chiuso invece ottavo. Più indietro, Mattia Casse 14/o e Christof Innerhofer, 26/o. Domani a Crans tocca al superG mentre a Sestriere si chiude la tappa italiana di coppa con lo slalom speciale.
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