Quello iniziato oggi è l'undicesimo conclave dall'inizio del Novecento e i primi dieci si sono tutti contraddistinti per la brevità, tra i 2 e i 5 giorni. Nella storia dei conclavi il record del più lungo va a quello di Viterbo nel 1268 quando servirono 33 mesi per eleggere Gregorio X. Il più breve, di dieci ore, fu nel 1503 e si consumò in una notte, tra il 31 ottobre ed il 1 novembre, per eleggere Giulio II. Nei primi dodici secoli di storia della Chiesa il conclave non esisteva, anche se riunioni elettorali a porte chiuse c'erano già state in almeno cinque occasioni. L'entrata dei cardinali in conclave, cioè il dover restare 'chiusi a chiave' per scegliere il successore di Pietro, deriva da una regola scritta proprio dopo la lunga assemblea elettiva di Viterbo, durata quasi tre anni: dal 29 novembre 1268 al primo settembre 1271, che rappresenta il più lungo periodo di sede vacante della storia.
Ma già in precedenza c'erano stati episodi clamorosi, come il conclave del 1241 che vide i dieci cardinali partecipanti letteralmente chiusi da fuori per due mesi, per spingerli a decidersi. Dell'assemblea di Viterbo si narra che la popolazione esasperata dalla mancata scelta scoperchiò il tetto dell'aula gotica del palazzo papale in modo che lasciati all'addiaccio, i 19 porporati (due morirono durante il conclave) lì riuniti si decidessero a scegliere il successore di Clemente IV, che era morto quasi tre anni prima. L'eletto di allora, Gregorio X, nel concilio di Lione del 1274 istituì formalmente il conclave e pose una serie di restrizioni che evitassero tempi troppo lunghi. Così dopo 3 giorni ai cardinali si passava solo un pasto al giorno e dopo altri 5 erano messi a pane e acqua e le loro rendite per tutta la durata del conclave erano devolute al futuro papa. Il conclave successivo durò un solo giorno, il 21 gennaio 1276. Le regole di Gregorio X, che furono poi sospese e rimesse in vigore e di nuovo sospese, avevano avuto un importante precedente nel 1198, quando i cardinali avevano deciso di chiudersi in un edificio.
E' ritenuto il primo vero conclave della storia, fra l'altro ci fu una votazione per iscritto e dei cardinali che fecero gli scrutatori.
Tornando al Novecento, Pio X, ovvero Giuseppe Sarto, patriarca di Venezia, impiegò 4 giorni e 7 scrutini per essere eletto Papa il 4 agosto 1903. Ancora meno, 3 giorni e 10 scrutini bastarono per eleggere Benedetto XV: il 3 settembre 1914 la scelta cadde su Giacomo Della Chiesa, arcivescovo di Bologna e cardinale da appena tre mesi. Più travagliato, ed anche il più lungo del Novecento, fu il conclave che elesse Pio XI, il cardinale Achille Ratti, arcivescovo di Milano, il 6 febbraio del 1922, con 14 scrutini in 5 giorni. A ridosso del secondo conflitto mondiale ci fu invece il conclave più breve del secolo scorso: bastarono 3 scrutini in 2 giorni al cardinale Eugenio Pacelli, segretario di Stato di Pio XI, per salire al soglio pontificio con il nome di Pio XII, il 2 marzo del 1939. Giovanni XXIII fu eletto in 4 giorni e 11 votazioni, il patriarca di Venezia Angelo Giuseppe Roncalli divenne Papa il 28 ottobre del 1958.
Per Paolo VI, eletto il 21 giugno del 1963, furono sufficienti 3 giorni e 6 scrutini. Per Giovanni Paolo I eletto il 26 agosto 1978: Albino Luciani, patriarca di Venezia, raggiunse il quorum in 2 giorni e 4 scrutini. E a succedergli fu il cardinale polacco Karol Wojtyla, arcivescovo di Cracovia, Giovanni Paolo II, eletto all'ottavo scrutinio nel terzo giorno di Conclave, il 16 ottobre del 1978. Il cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, primo Papa del Terzo millennio con il nome di Benedetto XVI, fu eletto in 2 giorni con 4 scrutini, il 19 aprile del 2005. Per eleggere Papa Francesco nel 2013 sono bastati 5 scrutini in 2 giorni.
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