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Commercialisti, nuovi principi revisione

Commercialisti, nuovi principi revisione

Longobardi, 'controlli qualità aspetto innovativo della riforma'

ROMA, 07 gennaio 2015, 14:16

Redazione ANSA

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Con il nuovo anno arrivano i nuovi principi di revisione la cui adozione, a partire dalle revisioni legali dei bilanci 2015, sarà obbligatoria. A ricordarlo il Consiglio nazionale dell'ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec), evidenziando come "con la determina della Ragioneria generale dello Stato" si chiude formalmente l'iter.
    A questo scopo, prosegue, il ministero dell'Economia nel 2011 "aveva sottoscritto una convenzione con le associazioni e gli ordini professionali interessati, alla quale erano stati ammessi", oltre al Cndcec, l'Associazione italiana revisori contabili (Assirevi) e l'Istituto nazionale revisori legali (Inrl). La riforma dà il via a trentatre principi di revisione internazionali (Isa Italia) "tradotti e pubblicati in italiano dal Consiglio nazionale dei commercialisti nel 2010, con la collaborazione di Assirevi e Consob. La rielaborazione effettuata ora dagli Enti convenzionati è finalizzata ad integrare il contenuto degli standard internazionali Isa con considerazioni specifiche che ne supportino l'applicazione nell'ambito delle disposizioni normative e regolamentari del nostro ordinamento". Secondo il presidente del Cndcec, Gerardo Longobardi, "l'aspetto rilevante è che questi nuovi principi costituiscono la piattaforma sulla quale verrà presto costruito l'atteso sistema dei controlli della qualità previsto dallo stesso Dlgs 39/2010. Le verifiche - aggiunge - cui verranno sottoposti periodicamente gli iscritti nel registro includeranno, infatti, una valutazione della conformità del lavoro svolto ai principi di revisione ed ai principi di indipendenza applicabili". Infine, conclude, i controlli della qualità costituiscono "il vero aspetto innovativo dell'intervento", giacché "la nostra professione è abituata a confrontarsi con l'obbligo della formazione continua", mentre il controllo di qualità della revisione "rappresenta, invece, una grande innovazione, pur essendo, al tempo stesso, una grande incognita perché non conosciamo ancora come l'autorità di vigilanza voglia darvi attuazione".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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