L'ambasciatore d'Italia in Ecuador,
Giovanni Davoli, ha aperto a Quito il "Seminario Internazionale
di formazione in materia di riciclaggio di capitali illeciti e
confisca penale", organizzato dal programma italiano di
cooperazione giudiziaria nel Paese, "Itajus", eseguito
dall'Istituto Italo latino-americano (Iila). Il seminario conta
con la partecipazione di esperti italiani nel campo, tra cui
magistrati e rappresentanti della Guardia di Finanza. Presenti
nell'occasione il ministro degli Esteri dell'Ecuador, Gabriela
Sommerfeld, il presidente della Corte nazionale di Giustizia,
José Suing, il presidente del Consiglio della magistratura,
Mario Godoy, il difensore pubblico dell'Ecuador, Ricardo Morales
e il rettore dell'Istituto di Alti studi nazionali (Iaen),
Carlos Jacomè.
Di fronte ad un vasto pubblico di magistrati e operatori di
giustizia, l'Ambasciatore ha riaffermato l'impegno del nostro
paese nell'appoggiare la lotta al crimine organizzato
transnazionale nella regione, attraverso i programmi di
diplomazia giuridica coordinati dalla Farnesina. Il ministro
Sommerfeld ha ringraziato il governo italiano per questo
appoggio "inestimabile". Le autorità presenti hanno inoltre
ricordato le vittime della mafia in Ecuador, da ultimo il
Colonnello Porfirio Cedeño, comandante delle operazioni speciale
nella città di Duran (la più violenta del paese), assassinato
barbaramente lo scorso venerdì. L'Ambasciatore ha inoltre
firmato con il rettore dell'Iaen un memorandum d'Intesa tra
l'ambasciata d'Italia e l'istituto per il rafforzamento della
cooperazione accademica tra i due Paesi anche in materia di
formazione e ricerca nell'ambito giudiziario e lotta alla mafia.
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