L'importanza di un'architettura
"morbida", non invasiva, di nuovi processi rispettosi
dell'ambiente, di tecniche nuove e materiali innovativi, ma
anche di un approccio che sappia valorizzare la dimensione umana
nel disegnare gli ambienti urbani del futuro. Di questo si è
parlato nel corso di un incontro, organizzato dal Consolato
Generale d'Italia a Barcellona, per celebrare l'ottava edizione
dell'Italian Design Day. A trattare l'argomento sono state
Francesca Molteni, Benedetta Tagliabue, Claudia Schneider e
Raffaella Perrone che hanno offerto spunti di riflessione sulla
base delle loro esperienze a livello internazionale.
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