Il ministro della Difesa del
Venezuela, il generale Vladimir Padrino López, ha affermato che
il suo governo è pronto e si prepara per difendere "in tutti gli
scenari" la Guyana Esequiba, un territorio grande la metà
dell'Italia che Caracas rivendica dalla confinante Guyana.
Il generale ha detto che 'l'Esequibo del Venezuela e non si
discute', aggiungendo che il suo paese combatterà "con le unghie
in tutti gli scenari" per la sua sovranità e le sue acque
territoriali. Sempre oggi, il Partito socialista unito del
Venezuela (Psuv) che rappresenta il chavismo ha presentato i
suoi candidati per eleggere otto deputati in Parlamento oltre al
governatore alle elezioni del prossimo 25 maggio in
rappresentanza di un territorio, la Guyana Esequiba già annessa
sulla carta da Caracas ma dove da 126 anni il Venezuela non ha
nessuna presenza oltre a costituire oggi i due terzi della
superficie della Guyana.
Padrino López ha fatto queste dichiarazioni oggi nel
quartiere capitolino del 23 de Enero, poco distante dal palazzo
di Miraflores ed uno storico feudo dell'ex presidente Hugo
Chávez che proprio lì votava, durante un evento trasmesso a reti
unificate dalla tv di stato Vtv con membri della Milizia
Bolivariana, un corpo di civili armati, la maggior parte persone
anziane, assimilati alle Forze Armate dal governo del presidente
Nicolás Maduro.
Per il ministro della Difesa le sanzioni (applicate dagli
Stati Uniti contro il chavismo per i suoi attacchi alla
democrazia e ai Diritti Umani) mirano a "minare la morale del
popolo del Venezuela per farci combattere una guerra fratricida,
una guerra civile, per dividerci e litigare, e la cosa più grave
è per svendere, come bottino di guerra, l'Esequibo".
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