L'African National Congress
(Anc), partito del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, ha
fatto dietro front sulla proposta di aumento dell'Iva di un
punto percentuale in due anni, dopo che la proposta fatta in
febbraio aveva messo a rischio la coalizione di governo del
Paese, quando era stata fortemente osteggiata dall'Alleanza
Democratica (Da), principale partner di coalizione nel governo
di unità nazionale, che aveva persino chiesto ai tribunali di
bloccarlo. Anche altri partiti di opposizione si erano opposti.
L'inversione della proposta di aumento della prima tranche
dello 0,5% arriva pochi giorni prima della sua entrata in vigore
prevista per il 1 maggio. Il ministro delle Finanze Enoch
Godongwana ha detto che la decisione è stata presa dopo
consultazioni con i partiti politici e il Parlamento, ma ha
avvertito di alto rischio di un deficit significativo nelle
entrate. Il deficit previsto di 75 miliardi di rand (4 miliardi
di dollari) potrebbe comportare altri aumenti delle tasse o
tagli alla spesa pubblica.
Godongwana deve ora presentare a breve tempo una versione
rivista della legge di bilancio annuale del Paese che non è
ancora stata approvata.
Poco meno di un quarto dei sudafricani è disoccupato e dipende
da sovvenzioni governative, e il Tesoro ha avvertito di una
preoccupante crescente pressione sulle finanze pubbliche.
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