La ripresa della distribuzione
degli aiuti umanitari a Gaza, evitando che finiscano in mano a
Hamas, è stata al centro di un duro scontro ieri sera durante il
gabinetto politico e di sicurezza a Gerusalemme: il ministro di
ultradestra Bezalel Smotrich questa mattina ha minacciato di
dimettersi se il sistema di aiuti non seguirà la sua linea.
"Gestire lo sforzo civile a Gaza in modo che non favorisca
Hamas è stato e rimane l'elemento più importante per sconfiggere
l'organizzazione e vincere la guerra", ha detto: "Questo è parte
integrante dello sforzo bellico, se non si mette in pratica non
potremo vincere". I toni si sono alzati dopo che il ministro
della Difesa Israel Katz ha informato il governo che Israele non
avrebbe avuto altra scelta che riprendere le consegne di aiuti
alla Striscia entro la prossima settimana o al massimo 15 giorni
aggirando Hamas. Il capo di stato maggiore Eyal Zamir ha
risposto a Katz dicendo che l'esercito non sarà responsabile
della distribuzione degli aiuti, come riferiscono i media
locali. Smotrich ha puntato il dito contro il primo ministro che
"non fa rispettare l'attuazione della politica dall'Idf".
Un funzionario ha dichiarato al Times of Israel che alla fine
"non è stata presa alcuna decisione sull'ingresso degli aiuti
umanitari a Gaza".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA