Una celebrazione con leader
di diverse religioni ha riempito ieri la cattedrale
metropolitana di Buenos Aires per rendere omaggio a Papa
Francesco. L'evento, carico di simbolismo, ha visto la
partecipazione fianco a fianco di ebrei e musulmani, oltre a
leader di altri gruppi religiosi.
Il rabbino Daniel Goldman ha osservato che Francesco "non ha
mai dimenticato gli immigrati" nelle sue preghiere,
sottolineando l'importanza di esercitare comprensione e amore in
un mondo così diviso. Sul pulpito sono poi saliti i leader
islamici Sheij Salim Delgado Dassum e Omar Abboud, che hanno
sottolineato come Francesco fosse "portavoce della pace in un
mondo di guerre". Hanno in seguito parlato anche Kissag
Mouradin, della chiesa armena, il pastore metodista Maria Pons e
il pastore pentecostale Norberto Saracco.
L'unione dei leader di diverse religioni nella ricerca della
pace e del dialogo è stata sottolineata dall'arcivescovo di
Buenos Aires, Jorge Cuerva, responsabile dell'evento. Secondo
lui, questo era ciò che Francesco desiderava: "Che possiamo
portare avanti l'eredità di pace, unità e dialogo di Francesco",
ha affermato.
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