/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

L'ex ostaggio Emily a Starmer, 'prigionia in una sede dell'Unrwa'

L'ex ostaggio Emily a Starmer, 'prigionia in una sede dell'Unrwa'

Hamas rilascerà domani Bibas, Calderon e Siegel. In cambio liberi 90 palestinesi

ROMA, 31 gennaio 2025, 18:18

Redazione ANSA

ANSACheck
Le tre israeliane liberate arrivate all 'ospedale Sheba © ANSA/AFP

Le tre israeliane liberate arrivate all 'ospedale Sheba © ANSA/AFP

"A Gaza sono stata tenuta prigioniera in una struttura dell'Unrwa (agenzia dell'Onu per i palestinesi) e nonostante fossi ferita non ho ricevuto cure mediche". Lo ha detto in una conversazione telefonica con il primo ministro britannico Keir Starmer, l'ex ostaggio anglo-israeliano Emily Damari, liberata nei giorni scorsi da Hamas.

Sabato intanto sarà un altro giorno di gioia per chi torna a casa, per le famiglie. Per tre ostaggi uomini, civili e in vita finiranno 484 interminabili giorni di prigionia nelle mani dei terroristi a Gaza. In cambio, secondo le informazioni di Hamas, saranno scarcerati nove detenuti palestinesi che stanno scontando ergastoli e altri 81 condannati a lunghe pene detentive.

Ma la tragedia è dietro la porta. Perché i rapiti israeliani che saranno liberati sono Yarden Bibas, Ofer Calderon e Keith Siegel. E Yarden, 35 anni compiuti da prigioniero, è il padre dei due bambini dai capelli rossi Kfir e Ariel, 2 e 5 anni, e marito di Shiri, primi nell'elenco dell'accordo firmato a Doha a dover essere rilasciati, ma di cui si sono perse le tracce. E che Hamas ha dichiarato morti in un bombardamento israeliano già nel novembre del 2023, quando non li consegnò alla Croce Rossa durante il primo cessate il fuoco.

"Il nostro Yarden dovrebbe tornare domani e siamo così emozionati... ma Shiri e i bambini non sono ancora tornati. Le emozioni sono contrastanti e stiamo affrontando giorni complessi. Vi preghiamo di proteggere il cuore di Yarden. Vi amiamo, caro popolo di Israele e nostri fantastici sostenitori in tutto il mondo", hanno scritto i parenti su Instagram.

Il dramma di questa famiglia sta tutto in queste parole delicate. Shiri e i figli sono stati presi in ostaggio da Hamas dalla loro casa nel kibbutz di Nir Oz, le loro foto tappezzano le città di Israele. I loro volti sono impressi "nella psiche di tutto il Paese e in coloro che condividono questi sentimenti", hanno scritto i media. Nel video girato dai terroristi durante il rapimento, la madre teneva stretti in braccio i suoi piccoli, smarrita, sotto shock. Successivamente un altro filmato recuperato dall'Idf li mostrava in una stradina a Khan Younis, nel sud della Striscia, circondati dai miliziani.

Hamas rilascia Yarden Bibas, Ofer Calderon e Keith Siegel

 


 

Yarden è stato sequestrato separatamente, portato a Gaza in motocicletta. All'arrivo è stato assaltato da una folla di civili che lo ha colpito in testa con una pietra, come mostra la clip postata su Telegram da qualcuno nell'enclave. Hamas successivamente ha diffuso un video in cui il padre veniva informato in diretta della morte dei suoi cari. La scorsa settimana il portavoce dell'Idf Daniel Hagari ha espresso "gravi preoccupazioni per la sorte della madre e dei bambini".

Quattro giorni fa Israele ha chiesto a Hamas di fornire notizie certe su di loro. Per questo Shabbat farà ritorno a casa anche Ofer Calderon, 54 anni, portato via dallo stesso kibbutz dove oltre 100 residenti e 15 braccianti agricoli stranieri sono stati uccisi, 80 rapiti. Calderon, insieme a due dei suoi figli, Erez (12 anni) e Sahar (16), sono stati trascinati a Gaza il 7 ottobre. I ragazzi sono stati liberati durante la tregua del novembre di due anni fa. La nonna e una nipote sono state uccise per strada dai terroristi, i loro corpi sono stati trovati il 19 ottobre.

Keith Siegel, 65 anni, cittadino israelo-americano, è stato invece rapito insieme alla moglie Aviva nel kibbutz di Kfar Aza, dove numerosi residenti sono stati ammazzati e le case bruciate. Aviva è stata rilasciata il 26 novembre 2023. Siegel è originario della Carolina del Nord: alcuni ostaggi già liberati hanno riferito che le sue condizioni di salute in cattività non erano buone.

L'Idf ritiene che Hamas rilasci gli ostaggi nelle prime ore di sabato, in diverse località di Gaza. Dopo la liberazione di Yarden, Ofer e Keith, restano ancora prigionieri 82 rapiti, 23 dei quali dovrebbero essere rilasciati nei prossimi turni. Dei 23, 15 sono vivi e otto deceduti. I vivi torneranno prima della restituzione dei corpi.

Intanto Gerusalemme dovrebbe far riaprire il valico di Rafah, tra la Striscia e l'Egitto, per l'evacuazione dei feriti, la maggior dei quali sono membri di Hamas. Dovrebbero passare in territorio egiziano 50 palestinesi feriti ogni giorno, oltre a tre accompagnatori per ognuno. Se Hamas vuole trasferire bambini che hanno bisogno di cure oltre a questo numero sarà possibile farlo chiedendo l'approvazione, Israele non si opporrà. L'Alto rappresentante per la politica estera Kaja Kallas ha annunciato che l'Ue ha ripreso la sua missione per monitorare il valico di frontiera di Rafah: mezzi Ue sono già stati fotografati sul posto.

 

Video I termini della tregua tra Israele e Hamas

 

Fonti israeliane hanno dichiarato che l'elenco di tre ostaggi la cui liberazione è prevista per domani trasmesso da Hamas, è accettabile per Gerusalemme e rispetta le conclusioni raggiunte dalle parti. Le autorità israeliane avevano chiesto ai media di non pubblicare i nomi finché non fossero state informate le famiglie degli ostaggi. 

L'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente Steve Witkoff ha dichiarato in un'intervista a Axios che la ricostruzione di Gaza potrebbe richiedere dai 10 ai 15 anni. "Di Gaza non è rimasto quasi nulla, la gente si sta spostando verso nord per tornare alle proprie case e vedere cosa è successo, poi girarsi e andarsene... non c'è acqua né elettricità. È incredibile quanti danni siano avvenuti lì", ha detto Witkoff, aggiungendo che gli aiuti stanno entrando a Gaza come previsto, la gente sta tornando nel nord della Striscia e le misure di sicurezza nei corridoi di Netzarim e Filadelfia "funzionano meglio di quanto si aspettasse".

"Ecco perché - ha affermato l'inviato di Trump che mercoledì si è recato nella Striscia - sono andato a Gaza: per ispezionare l'implementazione, perché è molto importante. Il modo in cui ciò avviene influenzerà la nostra capacità di arrivare alla fase due dell'accordo". Witkoff, un promotore immobiliare, stima che solo la demolizione e lo spostamento dei detriti richiederanno cinque anni. Quanto all'idea del presidente Usa di spostare temporaneamente i civili palestinesi da Gaza all'Egitto e alla Giordania Witkoff ha detto ad Axios di non averne discusso con Trump ma che, da quello che ha visto durante la sua visita, Gaza è "inabitabile". "Non è rimasto niente in piedi. Molte munizioni sono inesplose. Non è sicuro camminare lì. È molto pericoloso. Non lo avrei saputo senza andarci e ispezionare", ha detto.

Intanto, aerei da guerra di Israele hanno effettuato una serie di attacchi aerei su obiettivi di Hezbollah nella Valle della Beqa, nell'est del Libano.

Lo rendono noto le Forze di difesa israeliane (Idf) - citate dai media locali -, precisando di rimanere "impegnate" nella tregua con il movimento sciita. L'Idf spiega che gli obiettivi "rappresentavano una minaccia per il fronte interno e le truppe israeliane", e includevano una struttura militare con un sito di produzione di armi sotterraneo e infrastrutture ai valichi di frontiera tra Siria e Libano che le milizie sciite utilizzavano per contrabbandare armi. Gli attacchi sono stati effettuati dopo che Hezbollah ha lanciato ieri un drone contro Israele, che l'esercito afferma essere stato intercettato. L'Idf sottolinea che il drone era una violazione dell'accordo di cessate il fuoco.
   

 

Fonti Ue, riaperto il corridoio di Rafah tra Gaza ed Egitto

Il corridoio d'ingresso di Rafah tra Gaza ed Egitto è stato riaperto. Lo fanno sapere all'ANSA fonti europee. 

Kallas, 'parte oggi la missione civile Ue a Rafah'

"L'Europa è qui per aiutare: la missione civile di frontiera dell'Ue si schiera oggi al valico di Rafah su richiesta dei palestinesi e degli israeliani. La missione sosterrà il personale di frontiera palestinese e consentirà il trasferimento di persone fuori da Gaza, comprese quelle che necessitano di cure mediche". Lo annuncia l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza