Un numero "record" di decreti è pronto per la firma di Donald Trump subito dopo l'ingresso alla Casa Bianca. Sono circa 100 i provvedimenti che il presidente-eletto firmerà non appena insediato: riflettono la sua agenda, quella sposata dalla maggioranza degli americani che gli ha regalato il secondo mandato.
Trump inizierà la sua presidenza con la stretta all'immigrazione e la soluzione del caso TikTok, la popolare app oscurata negli Stati Uniti. Ma già nella sua prima prima settimana da Commander-in-Chief, il presidente eletto toccherà gli altri temi che gli sono cari, dai dazi all'Ucraina, passando per il cessate il fuoco a Gaza.
* STRETTA SUI MIGRANTI: La maggior parte dei primi 100 decreti esecutivi che lo attendono nello Studio Ovale è legata all'immigrazione. Le deportazioni di massa promesse in campagna elettorale inizieranno subito, già martedì con un maxi-raid a Chicago, la città di Barack Obama, per poi ampliarsi ad altre roccaforti democratiche come Los Angeles e New York.
* 'SALVIAMO TIKTOK': Il presidente-eletto si è impegnato a salvare la popolare app, al momento non disponibile negli Stati Uniti in seguito all'entrata in vigore del divieto per motivi di sicurezza nazionale. Trump sta valutando una proroga di 90 giorni per lo stop. "Se deciderò lo annuncerò lunedì", ha detto.
* I DAZI E LA CINA: Trump interverrà il 23 gennaio al World Economic Forum di Davos, dove è probabile che parli di dazi. Il presidente eletto ha promesso tariffe più elevate per gli alleati e non. Nel mirino di Trump c'è soprattutto la Cina, per la quale ha paventato una stretta del 100%. Il tycoon - secondo indiscrezioni - vorrebbe volare a Pechino per incontrare il presidente cinese Xi Jinping nei suoi primi 100 giorni alla presidenza.
* IL CESSATE IL FUOCO A GAZA: La nuova amministrazione monitorerà sull'accordo raggiunto fra Israele e Hamas. In questo quadro, l'inviato del tycoon per il Medio Oriente Steve Witkoff sta valutando una visita a Gaza nell'ambito dei suoi sforzi per mantenere l'accordo sul cessate il fuoco. Witkoff intende essere una presenza costante nella regione nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.
* LA GUERRA IN UCRAINA: Trump ha aperto alla possibilità di un incontro con il presidente russo Vladimir Putin ma non ha ancora svelato le sue carte per mettere fine alla guerra in Ucraina.
Durante la campagna elettorale aveva promesso che l'avrebbe risolta in 24 ore, ma nelle ultime settimane ha ammesso che sei mesi sono un arco temporale più realistico. L'inviato di Trump per l'Ucraina e la Russia Keith Kellogg si è detto fiducioso sulla possibilità che una soluzione venga trovata nei primi 100 giorni della nuova amministrazione.
* IL CLIMA E GLI INCENDI DI LOS ANGELES: Il presidente eletto si prepara a volare la settimana prossima in California per verificare con mano i danni causati dagli incendi. La visita potrebbe essere l'occasione per tornare a parlare di cambiamento climatico, tema su cui ha posizioni non del tutto in linea con il suo 'first buddy' Elon Musk, più impegnato nella difesa dell'ambiente in difesa delle auto elettriche.
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