Il Presidente del Sudafrica è riuscito ieri a evitare il voto di sfiducia in Parlamento e evitare l'inizio di un processo di impeachment grazie a un voto di sostegno compatto del suo partito, l'African National Congress, che detiene la netta maggioranza.
Oggi però i partiti di opposizione fanno feroci critiche sul voto di ieri all'Assemblea Nazionale.
Il sito AfricaNews riporta i commenti di Julius Malema,
leader degli Economic Freedom Fighters, Eff, partito di estrema
sinistra, che dice: "Oggi è un triste giorno per la democrazia
in Sudafrica, non c'è ragione di votare contro un'inchiesta che
avrebbe svelato i crimini del Presidente. L'Eff ha deciso di
contestare il voto parlamentare di ieri in tribunale".
Sempre AfricaNews cita John Steenhuisen, leader della
Democratic Alliance, che ha detto: "Il voto di ieri è opera
della stessa cricca che ha ripetutamente protetto (il
Presidente) Jacob Zuma in passato. Se si fosse votato per
aprire l'inchiesta avremmo dato a Ramaphosa l'opportunità di
difendersi e alla nostra democrazia di esprimersi."
Intanto Ramaphosa si è trovato oggi di fronte a una nuova
crisi da risolvere: le dimissioni di Andrè De Ruyter,
amministratore delegato della Eskom, l'ente pubblico per
l'energia. La notizia è stata accolta con grande preoccupazione
vista la situazione in cui si trova il paese che continua a
subire ripetuti e quotidiani tagli di corrente elettrica con
conseguenze drammatiche per l'economia nazionale.
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