L'importanza delle fonti
rinnovabili per ridurre le emissioni di gas serra, contrastare
la povertà energetica e ridurre i costi, diventati sempre più
insostenibili. Questi temi sono stati al centro dell'incontro
"Transizione energetica e comunità energetiche rinnovabili in
Sicilia" svoltosi questa mattina a Messina, organizzato dalla
Camera di commercio e da Unioncamere Sicilia al fine di
promuovere e favorire la nascita e lo sviluppo delle Cer
nell'Isola, alla luce del recente bando della Regione da 61,5
milioni .
"Secondo le rilevazioni di Terna, la società che gestisce la
rete di trasmissione nazionale, nel 2024 le fonti rinnovabili
hanno registrato il dato più alto di sempre di copertura della
domanda, pari al 41,2% - afferma il presidente della Camera di
commercio, Ivo Blandina - un valore in aumento grazie al
contributo positivo, principalmente, della produzione
idroelettrica e fotovoltaica. L'analisi conferma, dunque,
l'importanza crescente di un settore strategico per la
transizione ecologica e la riduzione delle emissioni di gas
serra, che vede nella Sicilia una delle regioni più dinamiche
nel settore delle energie rinnovabili". Secondo l'Osservatorio
economico di Unioncamere Sicilia, in base agli ultimi dati
risalenti al novembre scorso, il numero di imprese attive nel
comparto ha subito un vero e proprio boom, passando da 1.409 nel
III trimestre 2023 a 6.161 nel 2024». In una nota, il presidente
di Unioncamere Sicilia, Giuseppe Pace, aggiunge: "Soprattutto
alla luce delle recenti incertezze geopolitiche e commerciali,
le imprese siciliane hanno più che mai bisogno di recuperare
competitività e uno dei fattori che incidono negativamente è
proprio il caro-bollette.
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