Dal 2012 al 2017 il numero delle aziende pugliesi che producono vino è cresciuto di 24 unità passando da 384 a 408.
I migliori incrementi si hanno nelle province di Bari (+17) e Taranto (+10), seguite da Foggia (+8), mentre Lecce subisce una contrazione (-10) e Brindisi sostanzialmente tiene (-1).
A diffondere i dati in occasione
della 52/ma edizione del Vinitaly è l'ufficio studi di
Unioncamere Puglia. Sono 126 le aziende pugliesi che quest'anno
partecipano all'evento con la Regione Puglia e il supporto
organizzativo di Unioncamere Puglia.
"In un contesto internazionale quale quello del Vinitaly i
traguardi della nostra enologia sono sotto gli occhi di tutti",
spiega il presidente di Unioncamere Puglia, Alfredo Prete.
"Apprezzamenti e consensi che vengono confermati dai numeri.
L'export del vino pugliese nel mondo è un fenomeno in vorticosa
ascesa. Si stima per le 'bevande' - dato largamente trainato dai
vini - una crescita nel 2017 pari al +15% rispetto al 2016.
Considerando che i dati export 2017 sono ancora provvisori, si
tratta di una cifra destinata verosimilmente ad aumentare".
Depurando il dato delle bevande e considerando i soli vini,
Coldiretti stima un +21,5 per cento nel 2017, con un valore
complessivo di 149 milioni di euro. Di pari passo aumenta la
produzione biologica di uve, con 15.990 ettari contro i 10.866
dell'anno precedente.
Se si analizzano - prosegue Unioncamere - i dati di bilancio
delle 118 imprese vinicole pugliesi che hanno depositato il
bilancio negli ultimi 3 anni e confrontiamo gli indicatori 2016
con quelli di due anni prima (2014), si scopre che: aumentano
gli investimenti (+87 milioni); aumenta il valore della
produzione e quindi il fatturato (+60 milioni); aumenta l'EBIT
(Risultato prima delle imposte) di 6 milioni di euro;
conseguentemente anche l'utile di esercizio subisce una
impennata, passando dai valori negativi del 2014 (perdite da 3
milioni complessive aggregando i bilanci) a utili da 2 milioni
complessivi.
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