Per l'implementazione della
riforma delle disabilità "bisogna aumentare i momenti di
confronto: io sono favorevole ad un tavolo permanente locale tra
Regioni, Inps, associazioni di volontariato, medici di categoria
e patronati". Lo ha affermato Valeria Vittimberga, direttore
generale dell'Inps, a margine del convegno 'La riforma della
disabilità introdotta dal D.Lgs. n. 62/2024. Sanità, previdenza
e assistenza: come costruire un sistema integrato, efficiente ed
inclusivo', organizzato dalla direzione regionale Inps Toscana.
L'intento, per Vittimberga, deve essere "sviscerare le
problematiche a livello locale e migliorare la prassi
operativa", anche se l'avvio della riforma "soprattutto in
Toscana", ha detto, è stato "un avvio buono che sta
incominciando a dare dei risultati. E' importantissimo
collaborare tra istituzioni e non solo: lavorare insieme a una
regione come la Toscana, che è una 'best practice' nell'ambito
del campo sanitario nazionale è un privilegio, ci dà la
possibilità di crescere insieme".
Secondo la dg dell'Inps "bisogna mettere insieme risorse che
sono scarse, per esempio, nell'ambito della valutazione degli
anziani ultrasettantenni non autosufficienti, che ancora è
rimessa alla Asl, e che prevede una successiva fase di passaggio
all'Inps", e allo stesso tempo "è importante ragionare con le
associazioni dei disabili e anche dei medici che rappresentano
le associazioni di categoria" perché "soltanto un medico
specialista e un medico che rappresenta i bisogni della
categoria può essere in grado di fornire la chiave di lettura al
di là dell'aspetto sostanzialmente sanitario. E bisogna lavorare
coi patronati, che in un primo momento erano stati esclusi dalla
riforma e che in qualche modo sono rientrati in maniera
importante già dal momento del certificato medico introduttivo.
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