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Confindustria Toscana nord, Tari termometro approccio sbagliato

Confindustria Toscana nord, Tari termometro approccio sbagliato

FIRENZE, 10 aprile 2025, 18:27

Redazione ANSA

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Si prospettano in molti comuni dell'area Lucca-Pistoia-Prato aumenti sensibili della Tari: alcune amministrazioni hanno già deliberato, altre, anche se non tutte, è presumibile che lo facciano. La Tari non riguarda solo le famiglie, ma anche le imprese: accanto ai rifiuti speciali generati dalle aree produttive, la cui raccolta e smaltimento è a totale carico delle imprese stesse, queste ultime sono anche assoggettate alla Tari per la parte di rifiuti assimilati agli urbani. Gli aumenti, quindi, impattano anche sulle imprese, in un momento in cui proprio niente viene loro risparmiato. Dal punto di vista delle imprese, sul banco degli imputati c'è sempre, perennemente irrisolta, la carenza in Toscana di impianti finali di smaltimento dei rifiuti. Lo sottolinea Confindustria Toscana nord.
    "E' bene precisare che le manchevolezze che si registrano riguardano soprattutto gli impianti finali - sottolinea in una nota il presidente di Confindustria Toscana nord Daniele Matteini -, quelli che dovrebbero chiudere il ciclo di vita dei materiali non riciclabili o comunque non riciclati. Cioè i termovalorizzatori o altre tipologie di impianti che segnino la chiusura del ciclo dell'economia circolare: ricordo che proprio i principi di quest'ultima stabiliscono che ciò che non può essere recuperato come materia va recuperato come energia attraverso impianti di prossimità, che limitino i trasferimenti.
    Il sistema confindustriale, a cominciare da Confindustria Toscana, lamenta da molti anni il perdurare di questa situazione". Per Matteini, "per ora in Toscana abbiamo visto, recentemente, solo impianti per il trattamento intermedio dei rifiuti, impianti quindi che si limitano ad affinare la selezione dei materiali e a renderli disponibili per i passaggi successivi, riciclo o smaltimento che sia. Ma poi i materiali da smaltire dove vanno? Come sempre in giro per l'Italia e per l'Europa, con costi ingenti e impatti ambientali. Noi tutti, cittadini e imprese della Toscana, paghiamo salato lo smaltimento dei nostri rifiuti presso impianti di altre regioni e nazioni che con quel materiale producono energia. Energia che sarebbe tanto utile anche a noi: il danno e la beffa".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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