"Le misure assunte nei confronti
di Riccardo Matteini Bresci, per quanto sconcerto e dispiacere
abbiano arrecato a Confindustria Toscana nord, non compromettono
in alcun modo l'attività né della sezione Sistema moda né
tantomeno dell'intera associazione". Così Confindustria Toscana
nord
in merito all'inchiesta che ha portato ieri all'arresto del
comandante della compagnia di Prato Sergio Turini,
dell'imprenditore Riccardo Matteini Bresci, socio di maggioranza
del Gruppo Colle nel settore tessile, e del titolare di
un'agenzia di investigazioni Roberto Moretti.
"Gli organi sono e rimangono pienamente e legittimamente
operativi - aggiunge l'associazione in una nota -; nel caso
specifico della sezione Sistema moda, anche qualora si rendesse
necessario convocarne d'urgenza il Consiglio o compiere
operazioni analoghe, non sussistono problemi di sorta, in quanto
sono previste dal regolamento di attuazione dello Statuto
dell'associazione modalità alternative a quelle ordinarie di
pertinenza del presidente di sezione, ora oggettivamente
impossibilitato. Eventuali deliberazioni e atti sarebbero
pienamente validi". Per Confindustria Toscana nord, al momento
"rimangono aperte tutte le opzioni possibili per il futuro. In
primo luogo quella, doverosamente garantista, di contemplare
l'eventualità che vi sia a breve un ridimensionamento drastico
delle contestazioni elevate". "Vi è poi la possibilità che da
parte dello stesso Matteini Bresci giungano atti spontanei - si
legge ancora - che consentano di sostituirlo alla presidenza
della sezione con un altro imprenditore eletto (non occorrono
affatto nuove elezioni); oppure potrebbe rendersi necessaria
l'applicazione delle procedure previste dal Codice etico di
Confindustria, cui l'associazione si attiene scrupolosamente".
"Quali che siano le evoluzioni nella posizione della persona di
Matteini Bresci all'interno dell'associazione - osserva ancora
Confindustria Toscana nord -, queste non toccano in alcun modo
lo status di socie delle aziende che a lui fanno capo, del tutto
estranee, per quanto risulta a ora, alle circostanze contestate.
Ogni atto da parte di Confindustria Toscana nord riguardo a
questa vicenda sarebbe al momento prematuro; non esistono motivi
per cui si debbano realizzare accelerazioni precipitose, data la
piena operatività dell'associazione e della stessa sezione".
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