Le pmi del Lazio dopo un 2023 in
crescita guardano con cautela al 2024 puntando a mantenere le
posizioni ottenute. E' quanto emerge dall'ultima indagine
congiunturale della Federlazio presentata oggi a Roma
A fare la differenza, si sottolinea nell'indagine, "lo sforzo
profuso dalle imprese sul terreno della digitalizzazione e della
sostenibilità che ha consentito loro, anche nel 2023, di
mantenere la propria posizione competitiva sui mercati in cui
operano".
Cresciuti però anche i numeri delle imprese che si trovano in
una condizione di equilibrio instabile e che evidenziano
difficoltà derivanti dalla riduzione dei consumi, dalla crescita
dell'inflazione, dall'incremento dei prezzi di materie prime e
semilavorati, dagli impatti diretti e indiretti degli eventi
bellici.
In dettaglio le imprese della regione che hanno registrato un
incremento del fatturato sono il 38,6%, il 28,3% quelle che
hanno dichiarato una riduzione, mentre il 34,1% lo ha mantenuto
stabile.
Nel mercato interno le imprese che hanno incrementato il
fatturato sono state il 37%, quelle che hanno denunciato un
arretramento il 34%, tale differenza era stata decisamente più
netta nel 2022. Nel mercato delle commesse pubbliche, il 36%
delle imprese ha conseguito una crescita, mentre il 14% registra
un calo. Negli scambi con l'estero le aziende che hanno
segnalato una crescita del fatturato sono state il 41%, mentre
sono il 24% quelle che hanno subìto contrazioni. Nel 2023
l'occupazione nelle pmi del Lazio ha proseguito il suo cammino
positivo e la percentuale di quelle che hanno visto incrementare
il proprio numero di addetti è passata dal 28,2% al 36,2% ma
cresce la difficoltà nel reperimento di manodopera, registrata
dal 48% degli imprenditori intervistati, sia per le figure
professionali specializzate sia per gli operai generici.
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