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Mancata rotazione cig: condannata società nel Chietino

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Mancata rotazione cig: condannata società nel Chietino

CHIETI, 20 giugno 2022, 14:56

Redazione ANSA

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Il Tribunale di Chieti ha condannato la società G.G.A. Srl di Ortona, che produceva compressori, per la mancata rotazione durante il ricorso alla cassa integrazione ordinaria. Al giudice si è rivolto un lavoratore che nel 2021 è stato in cassa integrazione un anno, senza nessun meccanismo di rotazione con i colleghi. Lo rende noto la Fiom Cgil che ha assistito il lavoratore con l'avvocato Tommaso Troilo. La società è stata condannata al pagamento dell'intera retribuzione a cui il lavoratore avrebbe avuto diritto durante tutto il periodo nel quale, in modo arbitrario, non gli è stato consentito il rientro in servizio, percependo il solo trattamento di integrazione salariale. Il giudice ha sentenziato che seppur il potere di scelta su quali lavoratori mettere in cassa integrazione spetti al datore di lavoro, tale potere non è incondizionato, ma sottoposto al limite di un rapporto di coerenza fra le scelte effettuate e le finalità specifiche cui è preordinata la cassa integrazione, con l'obbligo dell'osservanza dei principi di correttezza e buona fede. La norma, anche prima delle legge 223/91, stabilisce il principio della rotazione dei lavoratori sospesi in mancanza di elementi ostativi. In giudizio le prove testimoniali hanno confermato che il lavoratore, oltre ad avere lo stesso inquadramento, aveva analoghe capacità lavorative dei colleghi, pertanto la mancata applicazione del criterio di rotazione non trova nessuna giustificazione. "Si tratta di un'importante sentenza che ribadisce che, in caso di lavoratori coinvolti da sospensione per cig, vale il principio della rotazione per distribuire nel modo più corretto ed equo possibile il sacrificio della cassa integrazione - dicono Mirco Rota, ufficio sindacale Fiom-Cgil nazionale, e Andrea De Lutis, Fiom-Cgil Chieti - Come Fiom-Cgil esprimiamo soddisfazione per la conferma data dal Tribunale di Chieti e per il prezioso contributo dato dall'avvocato Tommaso Troilo in tutte le fasi del ricorso, rispetto a questo importante principio antidiscriminatorio nei confronti dei lavoratori, in particolare in un periodo di forte ricorso agli ammortizzatori sociali". La società nel dicembre 2021 ha cessato l'attività.
   

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