Il gruppo di semiconduttori STMicroelectronics chiude il primo trimestre del 2025 con un utile netto di 56 milioni di dollari, in calo dell'89,1% rispetto allo stesso periodo del 2024. I ricavi netti segnano una flessione del 27,3% a 2,52 miliardi, mentre l'Ebit crolla del 99,5% a soli 3 milioni. Il margine lordo si attesta al 33,4%, in calo di 830 punti base. A pesare sul risultato di gruppo, spiega una nota, sono stati i ricavi inferiori alle attese nei settori automotive e industrial, solo parzialmente compensati dalla crescita della personal electronics.
La società conferma la guidance per il secondo trimestre: i ricavi netti sono attesi a 2,71 miliardi, in crescita del 7,7% rispetto al trimestre precedente, ma in calo del 16,2% su base annua. Il margine lordo è previsto stabile al 33,4%, con un impatto negativo stimato di 420 punti base legato al sottoutilizzo della capacità produttiva. La posizione finanziaria netta a fine marzo si attesta a 3,08 miliardi, con una liquidità complessiva di circa 5,96 miliardi. L'azienda ha distribuito dividendi per 72 milioni e riacquistato azioni per 92 milioni nell'ambito del piano buyback in corso.
"Mentre consideriamo il primo trimestre 2025 come il punto più basso, nell'attuale contesto di incertezza ci stiamo focalizzando su ciò che possiamo controllare: proseguire a innovare per migliorare con continuità e rendere sempre più competitivo il nostro portafoglio di prodotti e tecnologie, focalizzarci sulla produzione avanzata e gestire rigorosamente i costi", ha commentato Jean-Marc Chery, presidente e amministratore delegato di STMicroelectronics. "A questo riguardo - ha proseguito -, il nostro programma per ridisegnare la struttura produttiva e ridimensionare la base dei costi globali procede come previsto e confermiamo l'obiettivo di risparmi di costi su base annua a fine 2027 stimata in milioni di dollari nella fascia superiore della forchetta a tre cifre".
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