Nasce una nuova cabina di regia per il coordinamento strategico e la definizione di politiche e direttive efficaci in materia di valorizzazione e sviluppo del mercato dei capitali presso il ministero dell'Economia.
Lo prevede un emendamento del governo al decreto legge P.a approvato dalle commissioni Affari Costituzionali e Lavoro della Camera. La cabina è presieduta dal ministro dell'Economia e delle finanze o da un suo delegato ed è composta da rappresentanti dei ministeri delle imprese e per gli affari europei, della presidenza del Consiglio, della Banca d'Italia, della commissione nazionale per le società e la borsa e del corpo della Guardia di finanza.
Tra gli obiettivi c'è la promozione dell'elaborazione di un "piano nazionale delle politiche e degli interventi strategici per la valorizzazione e lo sviluppo del mercato dei capitali e le relative attività di aggiornamento e monitoraggio, anche con riferimento allo stato di avanzamento degli interventi". Gli oneri sono stimati in poco meno di 1,8 milioni nel 2025 e oltre 2,2 milioni all'anno dal 2026.
Un Consiglio superiore dell'economia e delle finanze da costituire all'interno del ministero di Giancarlo Giorgetti. Lo prevede un emendamento della Lega al dl P.a approvato dalle commissioni Affari Costituzionali e Lavoro della Camera.
Il nuovo organo avrà come compito quello di "coadiuvare le attività del ministero dell'Economia anche relativamente all'attuazione della riforma fiscale e alla predisposizione del codice del diritto tributario". Si tratta di un "organo di studio e alta consulenza per il ministro dell'Economia e delle finanze e, ove nominato, per il vice ministro dell'Economia e delle finanze nelle materie economico-finanziaria, fiscale e della disciplina antiriciclaggio", recita l'emendamento.
Il Consiglio superiore dell'economia e delle finanze sarà composto da non più di dieci componenti nominati dal ministro tra gli ufficiali del corpo della guardia di finanza, dirigenti dell'amministrazione, professori universitari, magistrati e avvocati dello Stato in servizio. Ai componenti spetta un compenso mensile che sarà determinato con decreto nel limite massimo annuo di 500 mila euro.
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