Le nuove stime di crescita del Fondo Monetario Internazionale, che saranno diffuse la settimana prossima, includeranno "notevoli" revisioni al ribasso "ma non una recessione". Lo afferma la direttrice del Fmi, Kristalina Georgieva.
Le fondamenta dell'economia sono solide ma "stiamo assistendo" a un aumento dell'incertezza e "più l'incertezza è prolungata" più i costi saranno elevati, ha detto Georgieva, invitando a fare attenzione al fatto che le "percezioni negative possono influenzare l'economia". "Sei mesi fa ho parlato di bassa crescita e alto debito. Ma ho parlato anche di resilienza", ovvero di paesi che superano i grandi shock "grazie a fondamentali solidi e politiche flessibili. Questa resilienza è nuovamente messa alla prova dal riavvio del sistema commerciale globale", ha messo in evidenza Georgieva. "Le tensioni commerciali sono come una pentola che ribolliva da tempi e che ora trabocca. In parte quello a cui stiamo assistendo è il risultato di un'erosione della fiducia, fiducia nel sistema internazionale e fiducia fra i paesi", ha osservato Giorgieva.
Un'incertezza "elevata e prolungata aumenta il rischio di stress sui mercati finanziari", ha detto Georgieva, sottolineando che i movimenti osservati sul dollaro e sui Treasury "dovrebbero essere considerati un avvertimento. Tutti soffrono se le condizioni finanziarie peggiorano".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA