Prima la catena sulla rete elettrica di una piccola stazione del padovano.
Poi il tentativo di sfondamento di una centralina elettrica in una stazione di Roma. "Episodi sconcertanti", li definisce il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che dopo aver condiviso i dubbi di complotti e sabotaggi ai treni alza il livello di allarme e si prepara a riferire in Parlamento.
"Alla luce delle notizie di particolare gravità emerse nelle ultime ore, ritengo urgente informare il Parlamento", annuncia il leader della Lega in una nota del Mit. Il riferimento è agli ultimi episodi denunciati dal gruppo Fs: prima il ritrovamento di una catena appesa alla rete elettrica della stazione di Montagnana (Padova), poi il tentativo (ieri pomeriggio) di sfondamento di una centralina a Roma Aurelia e il furto di un avvitatore in un furgoncino nell'area recintata.
Episodio, quest'ultimo, su cui sono in corso indagini della Polfer. In Veneto intanto la Digos sta passando al setaccio le immagini delle telecamere di sicurezza e ha ascoltato in Questura il tecnico di Rfi che giovedì all'alba aveva scoperto la catena da bici sulla linea aerea dei tralicci ferroviari. Negli ultimi giorni questi episodi hanno spostato l'attenzione rispetto ai disagi con guasti e ritardi che hanno afflitto il trasporto ferroviario. Disagi per i quali il governo, attraverso il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, si è detto "estremamente dispiaciuto".
Mentre Fs, insospettita dagli orari, dal tipo di guasti e dalla frequenza dei problemi verificatisi, dopo "l'ennesimo incidente anomalo" mercoledì ha depositato un esposto. Dubbi e sospetti subito condivisi da Salvini: "Sabotaggi? Danni causati volontariamente? Ritardi organizzati? Sarebbe gravissimo". Gli episodi delle ultime ore hanno ulteriormente surriscaldato il clima. Il ministero dei Trasporti ha subito espresso "estrema preoccupazione" per quanto avvenuto a Montagnana, paventando l'ipotesi di "attentato ai trasporti".
Ora dopo il tentato furto in una stazione della Capitale, la decisione di Salvini di riferire in Parlamento. Con la Lega che fa quadrato intorno al suo leader. "Episodi gravi e inquietanti sulla rete ferroviaria: non vorremmo che, fallito l'assalto giudiziario per il caso Open Arms, qualcuno cerchi di fermare Matteo Salvini organizzando una 'rivolta sociale'", dicono i capigruppo di Camera e Senato Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. Mentre l'opposizione protesta. "Sono mesi che chiediamo a Salvini di riferire sulla drammatica situazione dei treni" e lui decide di venire "dopo aver alimentato le teorie del complotto", accusa il M5s Stefano Patuanelli, che avverte: "Non decide lui quando venire". Salvini confida di "essere in Aula già questa settimana". Probabile, però, che si vada alla prossima, visto che in questa sono già previsti tre ministri in Parlamento, Crosetto sulle armi all'Ucraina, Nordio per l'anno giudiziario e Pichetto sul caro energia.
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