Borse europee contrastate in attesa dell'avvio dei listini Usa i cui future sono in rialzo.
Dopo i
dubbi in Asia per l'inatteso rialzo dell'inflazione in Cina gli
investitori guardano al dato americano, previsto tra due giorni.
Milano (Ftse Mib +0,15%).
Segue Londra (+0,1%), deboli
Francoforte (-0,1%), Madrid (-0,12%) e Parigi (-0,18%). Risale a
133,7 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi,
che si riporta sul livello segnato in apertura. In calo di 2,1
punti il rendimento annuo italiano al 3,82%, mentre quello
tedesco ne perde 2,3 al 2,49%. In calo il dollaro a 0,92 euro e
0,79 sterline, positivo il greggio (Wti +0,4% a 78,58 dollari al
barile), riduce il calo il gas naturale (-11% a 29,73 euro al
MWh) e lo accentua l'oro (-1,33% a 2.343,11 dollari l'oncia).
In luce il farmaceutico Diasorin (+3,46%), dopo i conti e la
raccomadazione d'acquisto di Banca Akros. Seguono NovoNordisk
(+2,4%) e Bayer (+1,24%), alla vigilia della trimestrale.
Caute Eni (+0,3%) e Shell (+0,15%), invariata Bp, debole
TotalEnergies (-0,17%). Corre Stellantis (+3,11%), acquistata da
Dws, che ha ceduto invece quote in Kering (-0,29%), mentre
Renault (+1,97%) ha incassato 225 milioni di euro di utile da
Nissan, secondo una nota diffusa da Parigi.
Prese di beneficio su Iveco (-4,17%) dopo la trimestrale di
venerdì scorso, mentre Leonardo (-4%) scivola dopo il balzo per
la cessione di Wass a Fincantieri (+0,16%).Tra i bancari in
evidenza SocGen (+1,97%) e Credit Agricole (+1,13), più cauta
Mediobanca (+0,59%), debole Sabadell (-1,23%), oggetto di Opa
ostile di Bbva (-0,39%). Segno meno anche per Bper (-1,16%), Bps
(-0,76%), Banco Bpm (-0,42%) e Unicredit (-0,1%), mentre
rimbalza Bff Bank (+11%) dopo due sedute difficili.
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