Mercati azionari del Vecchio
continente tutti i lieve ribasso dopo i dati dell'inflazione
nell'eurozona e in attesa dell'avvio di Wall street: Londra,
Parigi, Francoforte e Amsterdam oscillano su perdite di circa
mezzo punto percentuale, mentre Milano cede lo 0,2%.
In settembre l'inflazione nei 20 Paesi dell'Eurozona è scesa
al 4,3% in linea con le stime rispetto al 5,2% di agosto, con la
tensione del mattino sui titoli di Stato che resta soprattutto
su quelli inglesi, in questo caso con attenzione ai prezzi in
Gran Bretagna, e anche italiani.
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a dieci anni, in
particolare, si trova a 204 punti base, sfiorando il massimo
recente del 9 ottobre scorso a 206 'basis point'. Il rendimento
del prodotto del Tesoro è al 4,9%, con la quota del 5% raggiunta
il 4 ottobre, il massimo dall'autunno 2012.
Il gas accelera e sale del 4% a 51 euro, in scia al petrolio
che cresce del 2% a 87 dollari al barile. Calmo l'euro attorno a
quota 1,057 contro il biglietto verde.
In Piazza Affari prosegue la corsa di Nexi, che cresce del
13% dopo l'ipotesi di interesse da parte di Cvc, anche se molto
attenuate da parte del fondo britannico. Molto bene Saipem, che
cresce del 4%, con Erg in aumento dell'1,3%. Il titolo peggiore
rimane Mediobanca, che scende del 2,5% nel giorno in cui le
azioni acquistate non permetterebbero più la partecipazione alla
prossima assemblea della conta tra la lista presentata dal primo
socio Delfin e quella del Cda della banca.
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