(di Alessandra Magliaro)
Bambini cresciuti troppo presto,
abbandonati a se stessi, famiglie disintegrate e ai margini: è
un mondo feroce quello in cui la dodicenne Bailey (Nykiya Adams)
si trova a vivere nel sud dell'Inghilterra e a cercare speranza
per il suo futuro.
La regista inglese Andrea Arnold, tre volte premio della giuria
a Cannes, prosegue nel solco del realismo sociale di Ken Loach
con Bird che ora, dopo il concorso a Cannes 2024 e il premio
Miglior Film ad Alice nella città, arriva in sala con Lucky Red
l'8 maggio.
Seguendo il suo percorso di racconto del disagio della
società contemporanea, con impegno naturalistico e guizzi di
poesia, torna per Bird dalle sue parti, a Dartford nel Kent.
La mamma di Bailey sta con un violento che abusa della piccola
Peyton e forse anche degli altri due. La ragazzina, capelli
ricci e tratti africani, vive in una casa occupata dove ci si
sballa tutti insieme con il padre giovanissimo anche lui (un
formidabile Barry Keoghan) che ha deciso di sposarsi con una
coetanea. Il fratello maggiore Hunter (Jason Buda), concepito a
14 anni, vive in un altro squat, è innamorato di una ragazzina
che ora aspetta un figlio ed è in una gang che va a picchiare
gli adulti molestatori.
Svegliati bellezza c'è speranza, c'è scritto sui muri di quei
palazzi popolari ed ha le fattezze di Bird (Franz Rogowski), un
ragazzo-uccello che misteriosamente appare tra la natura di
quei posti dove Bailey va a rifugiarsi e a filmare con il
telefonino il volo dei gabbiani. È in cerca dei genitori.
Perché alla fine in questo mondo precario, distrutto dagli
adulti, i giovani fanno rete nel disperato bisogno di amore e di
famiglia.
Da Red Road, Fish Tank, American Honey a Bird, Andrea Arnold
vola sulla bruttezza, mette letteralmente le ali a questi
giovani. È un coming of age il dramma che Arnold ha definito "il
più difficile della sua carriera".
63 anni, Arnold è cresciuta con una madre single e ha avuto
una "infanzia molto selvaggia", non pensava di fare la regista
né il cinema faceva parte della sua vita da piccola. "La mia è
stata una vita davvero straordinaria". Si capisce perché
l'atteso Bird "è stato un viaggio doloroso" che l'ha riportata
nei luoghi in cui è cresciuta.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA