A pochi giorni dalla scadenza del
termine per per la partecipazione al bando per l'organizzazione
del prossimo festival di Sanremo, fissata per il 19 maggio, si
apprende che il gruppo Warner Bros. Discovery non sarà della
partita: dopo un'attenta valutazione, il management ha deciso
che non ci sono le condizioni per presentare una manifestazione
di interesse. Nulla trapela da Mediaset, mentre il cda Rai pochi
giorni fa ha ufficialmente dato il via libera alla
partecipazione alla gara.
Quella di Viale Mazzini è stata una decisione obbligata per
rispettare i termini previsti dal bando messo a punto dal Comune
di Sanremo, in ottemperanza alla sentenza del Tar della Liguria
dello scorso dicembre che imponeva appunto di indire una gara,
dichiarando illegittimo l'affidamento diretto alla tv pubblica.
Non è detto, comunque, che l'asta si tenga: gli occhi sono
puntati sul 22 maggio, quando si riunirà il Consiglio di Stato
per esaminare i ricorsi presentati depositati dalla Rai e dallo
stesso Comune di Sanremo contro la pronuncia del tribunale
amministrativo.
I paletti per la gara sono stati fissati dall'amministrazione
guidata da Alessandro Mager: potranno partecipare solo gli
operatori in chiaro, "che possiedano dimostrate capacità di
organizzazione di eventi di particolare rilevanza"; l'emittente
con cui procedere alla fase negoziale sarà scelta in base a
elementi come "la qualità artistica, la congruità della
complessiva proposta artistica rispetto al profilo culturale
storicamente assunto dal Festival, la capacità di valorizzare la
kermesse, i marchi 'Festival della Canzone Italiana' e 'Festival
di Sanremo'"; il partner dovrà sborsare al Comune almeno 6,5
milioni all'anno, oltre ad almeno l'1% sugli introiti legati
alla pubblicità e allo sfruttamento dei marchi. Tra le clausole,
anche la facoltà per il Comune, "senza costi, risarcimenti o
indennità a carico dello stesso", di interrompere il rapporto
con il partner "nel caso in cui una o più edizioni ottengano
risultati d'ascolto inferiori di 15 punti rispetto alla
percentuale media degli ascolti delle precedenti cinque edizioni
del Festival". Un'asticella altissima - negli ultimi tre anni
Sanremo ha superato il 60%, con il record assoluto del 67.1%
dell'edizione 2025 - in grado di scoraggiare tutti i competitor,
fatta eccezione eventualmente per Mediaset.
Intanto nelle scorse settimane l'ufficio legale della Rai ha
diffidato il Comune di Sanremo dal concedere in licenza i marchi
del Festival a beneficio di altre emittenti. Per l'azienda,
infatti, i marchi sono legati inscindibilmente al format e
quindi in nessun caso possono essere utilizzati da altri.
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